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Cronaca Santorso

Ospedale di Santorso, pronto soccorso in ginocchio

La denuncia è del consigliere regionale Cristina Guarda che ha raccolto l'allarme lanciato dal territorio: un solo medico per il turno notturno

Per l'ospedale di Santorso in provincia di Vicenza ci sono rischi elevatissimi a causa di un pronto soccorso ormai sguarnito di personale. L'allarme l'ha lanciato ieri sul suo blog Cristina Guarda (Amp), consigliere regionale di Lonigo che milita tra le fila del centrosinistra, in un intervento che lascia poco spazio alle interpretazioni.

«Le carenze d’organico all’Ospedale Alto vicentino erano già note, il settore funzione pubblica della Cgil vicentina - si legge - le denuncia da tempo. Anche i sindaci del territorio denunciano che nessuna promessa è stata mantenuta»

rispetto a quanto venne garantito quando diversi anni fa la struttura, realizzata con lo strumento del project financing, venne inaugurata quando governatore della Regione veneto era l'azzurro Giancarlo Galan. Ed è proprio in questo solco che si sostanzia l'accusa del consigliere regionale:

«Nella sanità pubblica veneta, in vent’anni di Lega, abbiamo visto solo tagli: ecco il risultato. Inutile dire quindi come sia dissennata la logica politica che non soltanto giustifica l’irragionevole spesa milionaria e annuale per il pagamento e l’affitto del nosocomio di Santorso, costruito in project financing, ma in più non viene nemmeno utilizzato completamente, violandone la mission per cui era stato costruito, con enorme sacrificio da parte dei territori».

Appresso un'altra bordata: «La giunta regionale capitanata dal leghista Luca Zaia ci deve anche spiegare com’è stato possibile che la situazione degenerasse a tal punto, con un solo medico presente in pronto soccorso dalle 20 alle 8,00 del mattino».

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