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Cronaca

Ospedale di comunità, appello di Variati: "La Regione intervenga"

Il primo cittadino è intervenuto sulla decisione di non autorizzare l'ospedale di comunità nella città di Vicenza, ma anzi di rinviare la valutazione agli esiti del commissariamento in corso di Ipab Vicenza: appello a Zaia

“Una decisione incomprensibile. Mi rivolgo al presidente Zaia perché intervenga al più presto per porvi rimedio. Se invece la Regione intende far morire l’Ipab di Vicenza, lo dica chiaramente”. È il duro commento del sindaco Achille Variati alla deliberazione della giunta della Regione Veneto dello scorso 1 luglio - pubblicata sul Bur il 22 - di non autorizzare l'ospedale di comunità nella città di Vicenza, ma anzi di rinviare la valutazione agli esiti del commissariamento in corso di Ipab Vicenza. Nella struttura di Monte Crocetta erano infatti previsti 15 posti letto temporanei per coloro che vengono dimessi dal S. Bortolo ma che per vari motivi, personali o famigliari, non possono essere rimandati subito a casa e neanche possono essere tenuti ricoverati all'ospedale.

"PESSIMA NOTIZIA". “È una pessima notizia che crea danno agli utenti, alla città, all’Ipab e all’Ulss – ha commentato stamattina il sindaco Achille Variati a palazzo Trissino, affiancato dall'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala -. Sono molto preoccupato, perchè se questa scellerata delibera non verrà rivista, i miei concittadini dovranno recarsi a Sandrigo o a Noventa per poter usufruire temporaneamente di una struttura protetta, senza contare le difficoltà dei loro medici di base a raggiungerli. La Regione infatti prevede l'ospedale di comunità solo a Sandrigo e a Noventa, rispettivamente con 20 e 15 posti letto, con Sandrigo che necessita addirittura di lavori di adeguamento, quando a Vicenza possiamo subito contare sulla nuovissima struttura di Monte Crocetta, già rispondente a tutti gli standard qualitativi”.

IN BALLO IL FUTURO DI ICAB. “Come si fa a pensare che la nostra città, con la concentrazione residenziale e urbanistica più alta della provincia – si è chiesto il sindaco -, non possa contare su un polmone come un ospedale di comunità? Peggio ancora è la motivazione che viene data nella deliberazione, secondo cui Ipab sarebbe inaffidabile nel gestire un tale servizio assistenziale. Allora pretendo chiarezza: perchè in Ipab ci sono 800 miei concittadini che giorno e notte ricevono servizi di natura assistenziale e sanitaria, per cui se sono ritenuti di qualità per loro, allora potevano essere ritenuti tali anche per un ospedale di comunità. È evidente quindi che non sono più in ballo solo i 15 posti dell'ospedale di comunità previsto a Vicenza, ma il futuro dell'Ipab stessa. Se la Regione vuole farla morire, lo dica, perchè l'impressione è che ci stia riuscendo benissimo. Ho già coinvolto il commissario Zantedeschi, che mi ha assicurato il suo intervento. Ho informato i sindacati e i famigliari degli ospiti. Ma soprattutto ho già rivolto un appello al governatore Zaia perchè intervenga di persona in una questione che non voglio pensare abbia risvolti di natura politica. Per cui mi aspetto che questa delibera venga motivata diversamente o che venga rivista in toto, perchè nessun contrasto politico deve essere giocato sulla pelle degli 800 ospiti di Ipab”.
 

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