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Cronaca

Tentò di uccidere la moglie col mattarello: arrestato latitante

Mariano Munaretto, 79 anni di Thiene, nel 2004 era fuggito in Italia dal Portogallo, dove era detenuto

Un altro arresto su mandato di cattura internazionale da parte dei Carabinieri di Schio. Nella giornata di ieri i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti su segnalazione della Direzione Centrale di Polizia Criminale – Servizio Cooperazione Internazionale Di Polizia, a Schio in Via Dei Nani 57, dove hanno rintracciato e tratto in arresto provvisorio ai fini estradizionali  Mariano Munaretto, thienese 79enne, pensionato, incensurato in Italia.

Col mattarello

L'uomo era ricercato perché deve terminare di scontare una pena detentiva per tentato omicidio e lesioni personali gravi commessi in Portogallo a gennaio 2001, nei confronti della ex moglie M.A.C., portoghese. Il Munaretto ha vissuto gran parte della propria vita all’estero ed in Australia, in gioventù, aveva conosciuto la sua futura moglie; insieme avevano viaggiato per varie nazioni, compresa l’Italia, dove avevano risieduto anche per diversi mesi.

Giunti in Portogallo, avevano deciso di stabilirsi per un periodo non stabilito, ma i rapporti coniugali erano andati peggiorando, comportando una separazione di fatto all’interno della stessa abitazione dove il vicentino occupava l’attico e la M.A.C. il piano terra. Una tarda serata di gennaio 2001 la donna, rientrata dopo diverse commissioni, era stata aggredita dall’uomo che l’aveva colpita alla testa dapprima a mani nude, poi con un mattarello.

Passato il momento di furia, il Munaretto aveva intimato alla vittima che avrebbe chiamato i soccorsi se lei avesse detto di essere caduta dalle scale; nonostante l’iniziale accondiscendenza, la stessa aveva poi denunciato il suo aggressore, che era stato condannato a scontare circa 4 anni di detenzione in carcere e ad un risarcimento pecuniario

La fuga

Nel marzo 2004, dopo aver trascorso circa 2 anni e 7 mesi in carcere, l'uomo aveva ottenuto un permesso premio per trascorrere un periodo fuori dal luogo di detenzione; approfittando di ciò e grazie ai documenti italiani in suo possesso, era fuggito tornando in Italia, dove ha vissuto sinora.

Il mandato di arresto europeo è stato emesso a febbraio di quest’anno ed il soggetto è stato inizialmente associato alla Casa Circondariale di Vicenza a disposizione del Presidente della Corte D’appello Di Venezia, il quale in serata ne ha disposto la commutazione in obbligo di presentazione alla p.g. presso la Stazione CC di Schio.

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