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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Zovencedo

Omicidio Pretto: "L'assassino? Sarà ormai al sicuro"

Poche speranze tra i paesani del 47enne originario di Isola Vicentina freddato a colpi di fucile il 12 maggio nella sua casa a Valle di Gazzo

Nei bar e nella valle, tra i vicini di casa e i conoscenti di Mauro Pretto, si è formata la convinzione che l’omicida del loro compaesano ormai sia al sicuro e che gli inquirenti non sappiano più che pista battere. Se in Valle del Gazzo e a Pederiva c’è una cosa su cui tutti si trovano d’accordo è che il killer non sia un cacciatore o un bracconiere con il quale Pretto avrebbe avuto una disputa.

I PAESANI Ad un mese e mezzo di distanza, sono tante infatti le ipotesi sull’assassinio e la stessa immagine della vittima nella memoria di chi l’ha conosciuto è diversa da persona a persona. C’è chi lo ricorda come un uomo tranquillo che si faceva gli affari suoi e chi invece ne sottolinea il carattere molesto, specie quando aveva bevuto. Una barista del locale che Pretto frequentava più assiduamente, il “Kamasutra”, ricorda di non averlo mai visto litigare con nessuno. Al “Caffè 19.23”, dove Pretto era stato la sera fatale del 12 maggio, prima di passare per il “Kamasutra”, un cliente sostiene invece che la vittima avesse litigato ormai con tutti.

LE IPOTESI Le indagini hanno puntato molto sui locali: la barista del “Kamasutra” è stata interrogata ben tre volte dai carabinieri e al “Caffè 19.23” i militari dell’Arma hanno fatto due visite. E’ passata anche Rai Tre per “Chi l’ha visto?”, trovando negli abitanti della zona davvero poca voglia di parlare davanti ad una telecamera. Nelle ore trascorse nei bar prima di essere ucciso, Pretto non aveva dato segni di agitazione preoccupazione. I carabinieri sono stati in zona anche questa settimana e tra gli altri hanno interrogato per due ore una famiglia di vicini, nella quale vive un giovane che lavorava con Pretto. Un altro vicino ritiene che la vittima possa essere stata testimone di qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Un altro ancora crede invece sia più probabile la vendetta di qualcuno che si è sentito offeso da Pretto e che quest’ultimo non avrebbe considerato pericoloso. Si spiegherebbe così l’apparente tranquillità della vittima nelle ore precedenti alla morte. Sempre un vicino ritiene che rancori potessero esserci con quelli che tagliavano il monte, che erano un po’ gli antagonisti di Pretto, che invece il verde avrebbe voluto gestirlo a modo suo.

IL MISTERO

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