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Cronaca Bassano del Grappa

Giustiziato Jimmy Ruggeri a Bergamo, c'è una pista vicentina

Gli inquirenti che indagano sull'omicidio del fratello dell'ex presidente dell'Atalanta sono in città, dal pm Silvia Golin, per cercare indizi nelle carte dell'operazione "Chewingum", quando Ruggeri finì in manette

E' stato freddato con due colpi di pistola davanti alla palestra, sabato mattina a Castelli Calepio in provincia di Bergamo. Per scoprire chi ha "giustiziato" Gian Mario Ruggeri, detto Jimmy, 44 anni, fratello dell'ex presidente dell'Atalanta, oggi gli inquirenti bergamaschi saranno a Vicenza, per un vertice con il pm Silvia Golin. 

La pista è quella che il delitto sia legato all'operazione "Chewingum" della guardia di finanza berica, durante la quale Ruggeri finì in manette. Era il 2008. Secondo l´accusa, che poi trovò successivi riscontri, Ruggeri con le sue società “R Polimeri spa” e “Ruggeri spa”, aveva acquistato materie plastiche attraverso un giro di società filtro e cartiere a prezzo ribassato, e senza pagare l´Iva. L'imprenditore lombardo avrebbe agito in concorso con altre 25 persone, il cui capo era un bassanese. Nel luglio scorso sono stati inviati altrettanti avvisi di conclusione delle indagini. 

Appena 24 ore prima dell'efferato omicidio, l'avvocato di Ruggeri, Simone Pino, si trovava a Vicenza per chiedere al pm un patteggiamento, in conseguenza di un'altro ottenuto per un procedimento milanese. E' questa mossa legale che ha portato alla sentenza di morte? Oggi, gli inquirenti cercheranno una pista nei faldoni dell'indagine. 

 

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