rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Ruggeri, due piste estere: Slovenia e Brasile

Il vertice tra gli inquirenti aveva lo scopo di scandagliare le carte del processo che il fratello dell'ex presidente dell'Atalanta doveva affrontare a Vicenza. Qualche sua rivelazione avrebbe potuto provocare la "sentenza di morte"

Potrebbe essere arrivato dalla Slovenia o addirittura dal Brasile l'ordine di "giustiziare" Gian Maria Ruggeri, 44 anni, fratello dell'ex presidente dell'Atalanta ed affarista con qualche macchia. L'uomo è stato freddato con due colpi di pisola sabato mattina, davanti alla palestra che frequantava abitualmente a Castelli Calepio, in provincia di Bergamo. IL DELITTO

Mentre i carabinieri sono a caccia degli esecutori materiali, la pm Carmen Pugliese è venuta ieri a Vicenza per incontrare la collega Silvia Golin ed il procuratore Antonio Cappellieri. Lo scopo del vertice era quello di cercare tra le carte del processo che Ruggeri doveva affrontare in questi giorni nel tribunale berico per un procedimento a carico suo e di altri per frode fiscale. L'avvocato dell'imprenditore aveva fatto proposta di patteggiamento appena 24 ore dell'omicidio. 

Secondo gli inquirenti, è possibile che la vittima avesse fatto delle ammissioni nel corso delle indagini, con tanto di nomi e cognomi di personaggi pericolosi. L'inchiesta si occupava di fatture false con imprese austriache e slovene e non si esclude che l'ordine di sparare sia arrivato da oltre confine. Sotto la lente di ingradimento sono finiti anche due viaggi in Brasile che Ruggeri ha fatto come volontario per conto di una onlus modenese. Come si dice, "indagini a 360 gradi". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Ruggeri, due piste estere: Slovenia e Brasile

VicenzaToday è in caricamento