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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Valdagno

Valdagnese scomparsa nel nulla, fermato il custode della tenuta

Francesca Benetti, 55 anni, dalla provincia di Vicenza, si era trasferita a Potassa di Gavorrano, nel Grossetano, due anni fa. Da una settimana non si avevano più notizie. I carabinieri cercano il suo cadavere nei terreni circostanti

Era scomparsa nel nulla, lasciando l'auto abbandonata nel piazzale della stazione di Follonica, Grosseto, dove si era trasferita due anni fa. Di Francesca Benetti, 55 anni, originaria di Valdagno, vedova con una figlia, pensionata, nessuna traccia da sei giorni. La scorsa notte, la svolta. Dopo ore di interrogatorio, alle 4, è scattato il fermo del custode della casa di campagna di Potassa di Gavorrano, una proprietà della donna e dove Francesca Benetti si era recata prima di sparire nel nulla. OMICIDI NEL VICENTINO 

Aggiornamento ore 19: Non c'entro niente". Sono queste le parole di A. B. pronunciate al suo avvocato, Francesca Carnicelli che insieme a Alessandro Bartolozzi, assistono il custode 69enne accusato di aver ucciso e poi fatto sparire il cadavere di Francesca Benetti, la donna scomparsa ormai una settimana fa, durante l'incontro avvenuto nel carcere di Grosseto. Lo ha riferito il legale. Martedì alle 10 intanto è stato fissato l'interrogatorio di garanzia di fronte al gip Valeria Montesarchio per la convalida del fermo. L'uomo avrebbe sulle braccia ferite compatibili con i graffi di una colluttazione

Aggiornamento ore 14: 
A. B., il fattore accusato di aver ucciso e nascosto il cadavere di Francesca Benetti, è stato pedinato dai carabinieri fin da subito dopo la denuncia di scomparsa da parte del compagno della donna. Bilella, con la sua Punto, è stato visto, nelle campagne lungo la strada Siena-Grosseto mentre abbandonava il pianale dell'auto, che è stato immediatamente sequestrato dagli inquirenti. L'uomo, che stava poi per andare a far rottamare l'auto, aveva anche cercato di "nascondere" la mancanza del pianale oscurando la parte posteriore della vettura.

L'INDAGATO L'uomo, A. B., ha 69 anni, è un agricoltore, si parlerebbe di problemi personali e professionali che potrebbero esserci stati con la datrice di lavoro. ''Abbiamo fondato motivo di ritenere che la donna sia stata uccisa'', ha spiegato il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio. Omicidio volontario l'ipotesi di reato contestata nel provvedimento di fermo, insieme all'occultamento del cadavere. Il corpo non è stato ancora trovato e finora le battute nella tenuta di Gavorrano, con l'impiego di 30 militari del comando provinciale dei carabinieri e con l'ausilio di unità cinofile per la ricerca di persone, non hanno dato alcun frutto.

LE RICERCHE Francesca Benetti è stata vista viva lunedì scorso. Si sa che è andata nella sua proprietà di campagna, Villa Adua, con 40 acri di terreno, dove vive stabilmente B.. Il giorno dopo, non vedendola tornare a casa, il suo compagno si è rivolto ai carabinieri. Scattano le ricerche, senza esito. Passano i giorni e il mistero si infittisce. I carabinieri ascoltano parenti, amici, lo stesso compagno per capire se Francesca Benetti avesse problemi particolari e vengono passate al setaccio le sue conoscenze. Fino ad arrivare al dipendente, il custode, originario della provincia di Agrigento, padre di due figli, che ha vissuto a lungo e fatto più lavori in in Piemonte, prima di trasferirsi, un anno fa, a Potassa di Gavorrano, dove vive in uno degli appartamenti in cui è divisa villa Adua.

L'OMICIDIO Individuata proprio la tenuta di Potassa come possibile luogo della sparizione, il Ris compie un sopralluogo e rilievi tecnici finalizzati alla ricerca di materiale biologico e individua tracce, sembra di sangue all'interno della casa, che danno impulso alle indagini. Le risultanze investigative raccolte, spiegano i carabinieri, hanno delineato un quadro probatorio che ha portato al fermo. La procura ipotizza che l'uomo abbia ucciso la donna. Forse dopo una lite. Poi avrebbe nascosto il corpo nei terreni circostanti. E l'auto della donna lasciata alla stazione potrebbe essere stato un tentativo di depistare le indagini.

MALORE B. s'è sentito male quando gli hanno comunicato il provvedimento di fermo indiziario, probabilmente un calo di pressione. Dopo essere stato in osservazione al pronto soccorso l'uomo, a cui è stato assegnato un avvocato d'ufficio, è stato dimesso e ora è in carcere a Grosseto. Nei prossimi giorni, forse martedì, l'udienza di convalida. 

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