Il corpo di Francesca non si trova, appello dei figli ai testimoni
Resta un mistero la scomparsa di Francesca Benetti, 55 anni, originaria di Valdagno, Vicenza. In carcere da due giorni con l'accusa di omicidio e distruzione ed occultamento di cadavere, Antonio Bilella non parla. I figli e la trasmissione Chi l'ha visto chiedono se qualcuno abbia visto qualcosa di strano
Sono passati ormai 10 giorni dalla scomparsa di Francesca Benetti, la 55enne di origini valdagnesi, Vicenza, sparita da Follonica, nel Grossetano, dove viveva da due anni. Antonio Bilella, il custode della sua tenuta, Villa Adua a Potassa di Gavorrano, è stato fermato due giorni fa con l'accusa di omicidio, distruzione ed occultamento di cadavere e si trova da due giorni in carcere, ma non parla.
GLI INDIZI Gli inquirenti ritengono che ci siano indizi molto pesanti nei confronti dell'agricoltore 69enne di orgini siciliane, a partire dalla sua passione per la bionda e solare pensionata. Inoltre l'uomo avrebbe cercato di disfarsi del pianale della sua auto che avrebbe poi cercato di rottamare, ma in entrambi i casi i carabinieri di Grosseto lo hanno fermato in tempo ed hanno provveduto al sequestro sia del componente che dell'intera vettura. I risultati delle analisi dei Ris sono attese a giorni. Di più: qualcuno ha lavato il pavimento del primo piano di Villa Adua, ma grazie al luminol i militari hanno rinvenuto tracce di sangue talmente evidenti da far supporre "un massacro".
GLI INTERROGATIVI Ma, oltre al silenzio del principale accusato, restano molti nodi da sciolgiere nel caso della scomparsa di Francesca Benetti, primo fra tutti dove sia, viva o, come sono certi gli investigatori, morta. Secondo, c'è qualcuno che ha aiutato il presunto omicida in qualche fase del suo gesto delittuoso? Chi ha portato la macchina della scomparsa davanti alla stazione di Follonica?
L'APPELLO Per dare una risposta a questi interrogativi, i figli di Francesca, Eleonora e Giulio, tramite l'avvocato Risaliti di Grosseto che li assiste come parte offesa, fanno appello agli abitanti della zona affinchè riferiscano agli investigatori se abbiano visto qualcosa di strano il 4 o il 5 novembre, o nei giorni successivi. Lo stesso è stato ribadito dalla trasmissione Chi l'ha visto, che si è occupata d caso mercoledì.
