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Cronaca Arzignano

Nascondono agnello morto in auto, quasi investono volontari Enpa

Sono riusciti a prendere il numero di targa del pick-up condotto da alcuni cittadini nordafricani che alcuni giorni fa a Tezze avrebbero quasi preso sotto due guardie zoofile dopo aver caricato l'animale nell'auto

Due guardie zoofile dell'Enpa provinciale di Vicenza hanno presentato una denuncia in Procura dopo che, secondo la loro testimonianza, hanno evitato per un soffio di essere investiti da un pick-up condotto da alcuni nord-africani, che avevano appena caricato nel bagagliaio un agnello morto.

UCCIDE IL GENERO PER L'AGNELLO DA SGOZZARE

PER UN SOFFIO. Secondo il loro racconto i due attivisti, entrambi volontari dell'Enpa, hanno appena fatto in tempo a gettarsi nel fossato posto al lato della strada e ad annotare il numero di targa del mezzo, che si è poi dileguato senza prestare soccorso. Il fatto, reso noto alla stampa oggi, è avvenuto nei giorni scorsi nella frazione Tezze di Arzignano (Vicenza), in concomitanza con la Festa islamica del Sacrificio.

APPOSTAMENTI. Proprio nei giorni precedenti a questo evento, gli attivisti delle varie associazioni locali, tra cui quelle del Coordinamento Protezionista Vicentino, hanno intensificato gli appostamenti, tenendo sotto controllo in particolare gli allevamenti di ovini nella zona di Arzignano, dove già lo scorso le guardie zoofile dell'Enpa denunciarono due allevatori per i reati collegati alla vendita degli agnelli. "Chi compra un agnello per scannarlo in casa - spiega Samantha Tistoni, attivista del Coordinamento Protezionista Vicentino - compie due reati previsti dalla legge 189/2004: uno di maltrattamento nel momento in cui lo mette nel bagagliaio incaprettato e il secondo quando lo uccide tagliandogli la giugulare nella sua proprietà". "In occasione di queste ricorrenze sarebbero necessari maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine", ha aggiunto Tistoni.

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