Marzotto: di nuovo chiusa la fabbrica dai 50 morti di cancro a Praia
La procura di Paola ha chiesto nuovi accertamenti nello stabilimento chiuso dal 2004: potrebbero esservi celati rifiuti tossici, scarti della lavorazione. Sono decine le vittime tra gli ex dipendenti
Nuovi accertamenti nello stabilimento Marlane, di proprietà della valdagnese Marzotto, a Praia a Mare. Secondo alcuni testimoni, sotto l'edificio potrebbero essere stati sotterrati rifiuti tossici, scarti della lavorazione, e la procura di Paola vuole vederci chiaro. Da ieri sono stati apposti nuovamente i sigilli alla fabbrica chiusa dal 2004.
Sono una cinquantina i dipendenti della fabbrica che, negli ultimi 20 anni, sono morti di cancro e, secondo l'accusa, la causa sarebbero i componenti chimici altamente tossici che venivano utilizzati durante la lavorazione. L'inchiesta è iniziata nel 1999 ed il processo di primo grado è ancora in corso: sono 13 i manager coinvolti, inclusi i vertici di Valdagno.