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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Malo

Intimidazioni e gomme tagliate, famiglia No SPV nel mirino. La figlia seguita in autobus

Ketty Dal Lago e Andrea Viero, residenti in zona Vallugana, hanno depositato due denunce ai carabinieri

Gomme tagliate, atteggiamenti di prevaricazione al limite dell’intimidatorio, personaggi ambigui «che si avvicinano con fare sospetto ad uno dei nostri figli», comportamenti «poco chiari da parte di persone» che sembrano frequentare il cantiere Spv di Vallugana. È sulla scorta di queste preoccupazioni che stamani due coniugi di Malo hanno depositato alla stazione dei Carabinieri dello stesso comune dell’Alto vicentino una dettagliata segnalazione che potrebbe avere strascichi penali di non poco conto.
A rivolgersi ai militari sono stati Ketty Dal Lago e Andra Viero, una coppia di professionisti che fa parte di un comitato di residenti che da tempo protesta contro il modo in cui la Sis, il concessionario incaricato di realizzare la Pedemontana veneta, nota come Spv, sta gestendo il cantiere per lo scavo del tunnel in zona Vallugana. Si tratta di una frazione di Malo (a pochi passi da un’altra frazione, quella di San Tomio), che non doveva essere interessata ai lavori ma che suo malgrado alcuni mesi fa ha visto arrivare le ruspe quando il Ministero dell’ambiente, a causa delle difficoltà che da tempo sta incontrando lo scavo del tunnel fra Castelgomberto e Malo, ha autorizzato un cantiere aggiuntivo posto a metà strada tra le due estremità della costruenda galleria. Ne è scaturita una polemica a non finire di cui hanno fatto le spese la Regione Veneto ed il comune di Malo giacché questi ultimi avrebbero fatto poco o nulla per obbligare Sis a mitigare i disagi arrecati alla popolazione: il tutto a seguito di condotte tenute dalle maestranze che i residenti considerano scriteriate.
Ad ogni buon conto quando questa mattina mattina marito e moglie hanno messo nero su bianco le loro lamentele non sono andati per il sottile. Hanno raccontato di reazioni improntate alla prepotenza ascrivibili ad alcuni operai del cantiere di Vallugana dopo che i residenti avevano fotografato l’ennesima «nuvola di polvere» dovuta al deposito del materiale estratto dal tunnel in via di scavo. I due parlano anche di una presenza inquietante. Si tratta di un uomo che da almeno una settimana sosterebbe con fare sospetto davanti allo studio thienese della Dal Lago, studio che si occupa di interpretariato, traduzioni e marketing.
Ma c’è di più. Nell’esposto si menziona una denuncia indirizzata ai carabinieri di Thiene ai primi di febbraio allorquando, proprio davanti a quegli uffici, all’auto della Dal Lago furono tagliate due gomme. E ancora, nella segnalazione viene inserita una testimonianza della figlia della coppia. Si tratta di una studentessa che racconta un fatto preciso. Ieri, ovvero la mattina del 9 maggio 2019, «un signore» che in passato avrebbe visto condurre mezzi riferibili al cantiere, prima di salire sullo stesso pullman della figlia, senza curarsi degli altri, avrebbe rivolto il suo sguardo esclusivamente agli occhi della ragazza. Poco dopo sarebbe appunto salito con lei sulla corriera per poi scendere alla fermata dopo «senza pagare il biglietto». La giovane, che agli atti ha annotato un numero di targa, spiega: «Adesso ho paura. Non mi sento sicura». Viero e Dal Lago sottolineano di essersi rivolti per la seconda volta ai carabinieri a causa «del crescendo preoccupante» che si è manifestato durante questi ultimi giorni. E chiedono al contempo che le autorità facciano luce rispetto a quanto segnalato. Oltre al taglio delle gomme ci sono «per l’appunto altri fatti gravi che non potevamo tacere» aggiunge la Dal Lago.
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