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Cronaca

Migranti in Veneto: sono 25mila in più rispetto allo scorso anno

Emerge dal rapporto 2011 sull'immigrazione straniera in Veneto curato dall'Osservatorio regionale immigrazione, presentato oggi a Palazzo Balbi. La realtà maggiormente presente è quella dei rumeni

La crisi non ha fermato i flussi migratori, anzi. Alla fine del 2010,  gli stranieri residenti in Veneto hanno superato il mezzo milione di abitanti, con una presenza effettiva, compresi i non residenti e gli irregolari, attorno alle 600.000 persone. La crescita è di circa 25.000 unità, praticamente una cittadina delle dimensioni di Valdagno. Confermata a livello regionale, la tendenza evidenziata dal rapporto dell'anagrafe di Vicenza

Emerge dal rapporto 2011 sull'immigrazione straniera in Veneto curato dall'Osservatorio regionale immigrazione, presentato oggi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto. "La lunga e difficile fase di crisi che caratterizza le economie occidentali a partire dall'autunno del 2008 non ha affatto determinato l'arresto dei flussi migratori sud-nord ed est-ovest", spiega il rapporto, suddiviso in sette capitoli. Il rapporto evidenzia che sono oltre diecimila i bimbi e le bimbe nati da entrambi i genitori stranieri: il 22% del totale dei nati, che si avvicina al 30% considerando i nati da un genitore straniero.

Si registra inoltre un saldo netto di nuovi residenti pari a 23.000 unità, più di ottomila che hanno acquisito la cittadinanza italiana. La realtà maggiormente presente è quella degli immigrati dalla Romania, seguiti dagli immigrati provenienti da Marocco, Albania, Moldova e Cina. Quanto al lavoro, gli occupati stranieri risultano 230.000, con poco meno di trentamila persone in cerca di occupazione, con un'incidenza che supera al 20% del totale dei disoccupati e una perdita di circa il 5% dei posti di lavoro dipendente rispetto ai livelli pre-crisi.

Passando all'istruzione, circa 83.000 stranieri (poco più 10% degli studenti) risultavano iscritti nelle scuole del Veneto, Università incluse. Per approfondire le ripercussioni della crisi economica internazionale sui progetti migratori e sulla situazione sociale e lavorativa degli stranieri presenti in Veneto è stata realizzata inoltre un'indagine specifica, i cui primi risultati sono anticipati nel quarto capitolo del rapporto. Ne emerge una situazione più fluida di quanto atteso, con esigui ritorni definitivi nei paesi d'origine.

Gli ultimi tre capitoli del rapporto analizzano le dinamiche recenti dei flussi d'ingresso, dei decreti flusso e delle regolarizzazioni, l'aspetto dei servizi alla persona e il rientro dei migranti. "Il rapporto - ha commentato l'assessore ai flussi migratori Daniele Stival - è il documento strategico su cui disegnare i percorsi sulle esigenze del territorio e soprattutto sul quale basare la nostra compartecipazione per tentare di dare risposte". "Le operazioni che dovremo attuare - ha aggiunto - sono il sostegno alle famiglie extracomunitarie nell'istruzione, una delle linee che ci sono state richieste dall'Anci, e l'avvio di un ragionamento importante con le categorie, concentrandoci sempre più su azioni di formazione del personale in accordo con gli enti bilaterali: aspetto che abbiamo già inserito nel piano annuale, uno strumento importante".

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