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Meeting di Poleo, arriva "l'ex gay" Luca Di Tolve: polemiche dell'Arcigay Vicenza

Al via, dal 13 fino al 17 il Meeting Internazionale dei giovani: ci sarà anche l'autore di "Ero gay". Arcigay Vicenza ricorda come l’orientamento sessuale di una persona non possa essere cambiato come fosse un oggetto

E' già polemica sul Meeting dei giovani che si terrà a Poleo, dal 13 al 17, per celebrare il decennale della morte del veggente Pietro Renato Baron. Molti gli eventi in programma, tra cui l'esposizione di una reliquia di Giovanni Paolo II, ma a provocare un vespaio è la presenza, prevista per il 17, di Luca Di Telve, noto per la biografia "Ero gay", in cui racconta come, grazie alla fede, sia diventato eterosessuale, fino a sposarsi. 

Alcuni membri dell'Arcygay hanno ricevuto, via Facebook, un invito alla conferenza (foto in basso) e questo ha fatto scattare la reazione dell'associazione:  "È cosa nota che dietro ai presunti “guaritori” si celino gruppi di fanatici irriducibili, che si ostinano a non voler accettare il fatto che, come l’OMS ha ufficialmente sancito nel 1990, l’omosessualità è una “variante naturale del comportamento umano” al pari dell’eterosessualità. Diversi studi condotti in diversi paesi dimostrano che le terapie riparative possono avere effetti collaterali gravi come ansia, depressione, fino a pensieri suicidi".

invisto gay-2"Dietro a progetti commerciali come gli incontri organizzati da Luca di Tolve e dal suo gruppo - prosegue il comunicato dell'Arcigay - si nascondono percorsi privati, senza verifiche istituzionali ed estranei alla pratica della psicoterapia. In particolar modo, essi servono a sostenere il NARTH (che sta per “National Association for Reparative Therapy of Homosexuality“, Associazione Nazionale per la Terapia di Riabilitazione degli Omosessuali ) di Joseph Nicolosi, ‘psicologo clinico statunitense, noto esclusivamente per le sue discusse teorie riparative dell’omosessualità, considerate prive di fondamento scientifico dai principali enti di ricerca in ambito psicologico, tra i quali l’American Psychiatric Association‘".

"In Italia le terapie riparative promosse da Nicolosi sono state oggetto di una presa di posizione dell’Ordine nazionale degli psicologi italiani che, rifacendosi ai principi del proprio codice deontologico, ha espresso una valutazione per cui «lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona», perché andrebbe contro i principi espressi dal Codice deontologico degli psicologi, non essendo l’omosessualità una psicopatologia - conclude l'associazione - Chi propone ed ospita incontri di questo tipo, privi di rilevanza scientifica ed in assenza di contraddittorio, si assume una grossa responsabilità. Pregiudizio, menzogna ed omofobia non possono in alcun modo aiutare le persone a vivere meglio la loro condizione. L’omosessualità non è né una malattia né un peccato, ma una caratteristica comune a milioni di persone che vivono serenamente la loro vita"

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