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Cronaca

Maxi multa per la rosa appassita annullata: "Si tratta di elemosina"

Il giudice ha accolto la tesi dell'avvocato Alberto Pellizzari, difensore di K.A., cittadino bengladese, multato per 5mila euro da un solerte agente della polizia locale di Vicenza

Era stato multato per oltre 5mila euro con l'accusa di essere un commerciante abusivo ma il giudice ha deciso che era solo un questuante. Si è chiusa con un lieto fine la complessa vicenda in cui si è trovato invischiato un cittadino bengladese, K.A., regolarmente residente a Milano, che, a Vicenza, nell'agosto di 6 anni fa si è trovato di fronte un agente della polizia locale particolarmente solerte. 

Come riferisce Il Corrriere del Veneto, del caso si è occupato l'avvocato Alberto Pellizzari che prima ha fatto ricorso contro il verbale, respinto perchè inammissibile, poi contro l'ingiunzione di pagamento (misteriosamente dimezzata) arrivata dal Comune. La tesi, accolta dal giudice di pace berico, Giovanna Alessandrini, è che "una singola rosa, che faceva parte di un mazzo del valore totale di pochi centesimi, non può considerarsi un bene commerciabile, quanto piuttosto un oggetto che serve a salvare la dignità di chi la offre. Senza quella rosa l'uomo sarebbe un semplice mendicante, con tutte le umiliazioni che ciò implicherebbe: non può pertanto essere ritenuto un commerciante abusivo, ma un questuante, che chiede e riceve denaro senza dare nulla di economicamente apprezzabile". 
 

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