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Cronaca Valdagno

Processo Marlane: c'è il rischio di prescrizione, Marzotto propone risarcimenti

Sono 108 i casi di patologie tumorali che, secondo l'accusa, avrebbero colpito gli operai della fabbrica di Praia a Mare di proprietà del gruppo di Valdagno, Vicenza. La causa sarebbero stati i materiali utilizzati

Potrebbe finire in prescrizione il reato di omicidio colposo plurimo e di disastro ambientale di cui devono rispondere 13 persone, tra cui alcuni ex dirigenti del Gruppo Marzotto, di Valdagno, Vicenza. Il processo è quello relativo alla morte di 108 operai per varie patologie tumorali che, secondo l'accusa, sarebbero state causate dall'utilizzo di materiale cancerogeno alla Marlane di Praia a Mare, all'epoca di proprietà del gruppo tessile. 

Lo spiega al Corriere del Veneto uno degli avvocati delle parti civili, Lucio Conte: "La fabbrica chiuse nel 2004 e ci sono 15 anni tempo prima della prescrizione. Ad oggi, siamo ancora alle udienze del processo di primo grado". Per questo, la possibilità di un accordo economico proposta dai legali della Marzotto viene vista positivamente. 

Non tutti però sono d'accordo: "I fatti, oggi, raccontano di proposte di patteggiamento rivolte ai parenti delle vittime che si sono costituiti parte civile ai quali viene richiesto di accettare qualche migliaio di euro in cambio del loro ritiro dal processo - scrivono i promotori di un appello contro il silenzio mediatico che da anni grava sulla vicenda - Una pressante richiesta di accordo che evidenzia la volontà di sfruttare la rassegnazione e le necessità materiali delle vittime per ottenere in cambio una sorta di “perdono”, i vantaggi processuali che ne deriverebbero e, soprattutto, quelle attenuanti che porterebbero ad una probabile diminuzione dei tempi necessari per la prescrizione". LEGGI L'INTERO APPELLO E SOTTOSCRIVILO QUI

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