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Cronaca Costabissara

Mamaloca, la posizione dell'amministrazione: "Ignobile il video di Andrea Diprè"

Il sindaco di Costabissara, Maria Cristina Franco, dopo aver atteso qualche giorno, ha fornito la sua spiegazione sullo "sfratto" del locale ospitato nell'edificio comunale

Dopo la polemica scatenata anche a livello mediatico dai gestori del Mamaloca,  a Costabissara, ed il conseguente silenzio da parte del sindaco, è arrivata la precisazione di Maria Cristina Franco, a proposito dello "sfratto" del noto locale.

"Il rapporto fra comune e gestori è regolato in base ad un bando di gara pubblica relativo alla gestione del bar con licenza di proprietà comunale e alla prestazione di servizi accessori; il bando è corredato da uno specifico disciplinare, che si distingue dai normali contratti d’affitto d’azienda fra privati per la valenza di prevalente interesse pubblico che possiede - scrive il sindaco - La convenzione, che prevede con molta chiarezza la durata in anni sei e la possibilità di non essere rinnovata, elenca precisi doveri e regole comportamentali da parte del concessionario, che purtroppo non sono stati rispettati e in alcuni casi anche gravemente disattesi".

Ma c'è anche l'ormai abituè nel Vicentino Andrea Diprè tra i motivi del malumore comunale: "Consta tra le altre contestazioni elevate al gestore, che nei locali al primo piano del Centro Culturale Comunale “Elisa Conte” sia stato realizzato e successivamente diffuso sul web un filmato dai contenuti scabrosi e volgari - scrive il sindaco -  All’epoca spettava ai gestori del bar consentire l’accesso alla sala suddetta, essendo in loro possesso le chiavi, e avendo espressamente l’obbligo di provvedere ad aprire e chiudere il locale. Vi sembra possibile che un’Amministrazione Comunale possa soprassedere e non contestare ai gestori un fatto umanamente ed eticamente deplorevole una volta scoperto? Ovviamente il Comune ignorava completamente l’avvenuta realizzazione del filmato, effettuato, si ribadisce, in una sala pubblica". Ndr: Vicenzatoday non produce il video su gentile richiesta dell'amministrazione, poichè lesivo della dignità del protagonista. 

"Questo gravissimo fatto è uno dei motivi della diffida fatta ai gestori, motivo che non hanno mai spiegato nè ai cittadini nè ai mezzi di comunicazione. A questo fatto si aggiungono altre inadempienze contrattuali di vario tipo, contestate nel tempo ai gestori, che purtroppo, pur così richiamati, hanno reiterato i loro inadempimenti. - spiega la Franco - Premesso che l’Amministrazione vuole mantenere presso il Centro Culturale “Elisa Conte” un locale per giovani, ha ora anche l’esigenza di riorganizzare in modo più efficiente l’intera gestione del Centro Culturale (custodia, pulizia, ecc.), evitando i malintesi ed i disservizi che si sono finora creati"

"Pertanto alla scadenza dell’attuale convenzione, il Comune indirà un nuovo bando di gara pubblica (come prevede la normativa degli Enti Pubblici), a cui comunque potranno partecipare anche gli attuali gestori, come agli stessi già comunicato con lettera del 15 aprile 2015, che finora hanno accuratamente evitato di pubblicare - e conclude -  Si fa infine presente che i gestori hanno trasformato il bar, attività prevista dal contratto, in un locale di pubblico spettacolo, attività diversa dal contratto che richiede specifiche autorizzazioni mai richieste. 6) Il nuovo bando prevederà perciò criteri gestionali dell’intero Centro Culturale che siano compatibili con la struttura e il contesto culturale e abitativo al centro del paese in cui il locale è inserito".

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