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Cronaca Malo

Malo, blitz attivisti #Vicenzasisolleva al cantiere della Pedemontana Veneta

Hanno simbolicamente impacchettato i macchinari e affisso alcuni striscioni riportanti la scritta "Stop ai cantieri" e "No tunnerl - ripristino Gasparona"

Domenica, alcuni attivisti del gruppo #Vicenzasisolleva, si sono introdotti nel cantiere della Pedemontana Veneta di Malo e, con il volto travisato hanno impacchettato alcuni macchinari e affisso degli striscioni riportanti la scritta: "Stop ai cantieri" e "No tunnerl - ripristino Gasparona".

"La Pedemontana Veneta è una di quelle grandi opere che in Italia stanno distruggendo i territori e sottraendo ricchezza ai cittadini - spiegano gli attivisti in una nota - 600mila milioni di euro spesi fino ad ora. Ancora un miliardo e 600 milioni di euro per terminare l'opera. Una lingua di asfalto che ha distrutto un territorio che va dalla provincia di Vicenza e sta arrivando in quella di Treviso. Il completamento della Pedemontana Veneta è però negli ultimi mesi messo in scacco dai finanziamenti, che nessuna banca vuole erogare per un'opera che è troppo costosa per crearne profitto".

"Dopo la caduta del commissario la patata bollente, la gestione del completamento di questo eco-mostro, passa alla Regione Veneto.- concludono - A quella Regione che tanto l'ha voluta, a quel personaggio che sta al vertice, tale Zaia, che ha sempre venduto la sua come una giunta a favore del territorio e della sua preservazione, ma che allo stesso tempo ha difeso e si è sprecato molto per la costruzione della Spv. Ma chi pagherà tutto questo?"
 

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