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Cronaca Monte di Malo

Malo, "Bella Ciao" fischiata dagli automobilisti: la rabbia dei partigiani

Il corteo della commemorazione dei partigiani caduti alle Ronare è stato contestato dagli automobilisti costretti a rimanere in colonna sulla Priabonese. "Bella ciao suonatela a casa vostra!"

Davanti al corteo c'erano i sindaci e gli assessori delle valli dell'Agno e del Leogra con la fascia tricolore al petto, dietro la banda e i gagliardetti, nel mezzo le tante persone che hanno deciso di sfilare lungo la strada provinciale "Priabonese" in località Ronare, per ricordare il sacrificio di 4 partigiani morti 71 anni fa. Le celebrazioni, però, hanno destato la rabbia degli automobilisti costretti a rimanere in coda martedì mattina. "Bella ciao, suonatela a casa vostra; non bloccate il traffico". Ha urlato qualcuno da un finestrino, accendendo le polemiche. 

Come riportato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza, la manifestazione era organizzata da tempo. Una delle due carreggiate della Priabona è rimasta chiusa per circa un'ora, giusto il tempo di far sfilare i corteo e, davanti al monumento dedicato ai partigiani caduti, scandire i loro nomi: Primo Benetti detto Ceo,Giovanni Cattelan chiamato Spavento, Rino De Moni detto Ciccio e Domenico Peruffo, nome di battaglia Tabul. Sulle note dell'inno che stava suonando per loro, protagonisti della Resistenza nella Valle dell'Agno, sono però partiti i clacson di qualche automobilista spazientito. Una gesto giudicato vergognoso da molti dei presenti. Unanime  la condanna delle autorità, mentre L'Anpi provinciale ha sottolineato come la manifestazione fosse stata autorizzata con anticipo. 

Unica voce fuori dal coro, quella della senatrice leghista Erika Stefani, che dopo aver condannato come antipolitica le urla e i clacoson, ha però  spiegato: "La gente vuole vedere risolti i problemi reali e contingenti piuttosto che ricordare momenti storici, le persone sono ormai stanche e disgustate dagli ideologismi"

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