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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ludwig, il serial killer Abel chiede la fine della libertà vigiliata

Wolfgang Abel, 53 anni, non può uscire di sera dalla sua abitazione di Arbizzano, a Verona, e non può allontanarsi dal Comune di Negrar se non per motivi di lavoro. A Vicenza massacrò una prostituta e due frati

Wolfang Abel è tornato ieri davanti ai magistrati per rinnovare la richiesta di non avere più obblighi nei confronti della giustizia, a poco meno di un anno dall'ultima richiesta rche fu respinta dal giudice del tribunale di sorveglianza di Verona. Abel, che venne condannato assieme a Marco Furlan per alcuni omicidi rivendicati tra il 1977 e il 1984 con la sigla 'Ludwig', ha inoltrato la nuova domanda, accompagnato dall'avv. Cesare Placanica, al giudice Lorenza Omarchi. La risposta si conoscerà nelle prossime settimane.

Attualmente, come scrive L'Arena, Abel, 53 anni, non può uscire di sera dalla sua abitazione di Arbizzano (Verona) e non può allontanarsi dal Comune di Negrar se non per motivi di lavoro. Novità affiorerebbero invece sul fronte dell'inchiesta relativa a Ludwig: da quanto si è appreso in ambienti investigativi, lo stesso Abel sarebbe stato recentemente interrogato dai Ros nell'ambito della riapertura delle indagini avvenuta lo scorso inverno. Gli inquirenti infatti stanno cercando di valutare l'ipotesi che i delitti marchiati con la sigla neonazista, non siano riconducibili solo a Wolfang Abel e a Marco Furlan, quest'ultimo oggi completamente libero, condannati a 27 anni proprio per gli omicidi siglati Ludwig, ma che dietro a questo marchio potesse esistere un'organizzazione più vasta.

Ludwig a Vicenza firmò due omicidi: il primo, nel 1980, quando l'ex protituta Alice Maria Beretta venne massacrata a colpi di ascia e martello; due anni dopo tronarno nel capoluogo berico per uccidere a martellate due frati al Santuario di Monte Berico, Gabriele Pigato e Giuseppe Lovato.

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