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Cronaca

Lourdes-Vicenza in 25 ore e non si aprono le porte dei treni: disagi

Brutta sorpresa nel lunghissimo viaggio di ritorno dei pellegrini e dei volontari Unitalsi che hanno dovuto faticare non poco prima di scendere dal treno e raggiungere la stazione: tutto per le porte del convoglio non aperte

Rientrano da Lourdes ma non si aprono le porte dei treni: o meglio si aprono ma quelle sbagliate, verso il binario opposto, e così per pellegrini e volontari Unitalsi l’arrivo dal lungo viaggio di ritorno si è trasformato in un piccolo incubo visto che per riuscire a scendere dal treno e raggiungere la stazione con gli ammalati in barella e in carrozzina si è dovuto fare un giro lunghissimo.

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I DISAGI. Come si legge anche sul Giornale di Vicenza, forse bastava un po’ di buon senso: aprendo le porte del binario giusto che davano subito sulla banchina non ci sarebbero stati problemi. E invece si è dovuto trasportare gli infermi da un binario all’altro, uno sforzo non da poco soprattutto dopo 25 ore di viaggio. Tanto è durato il ritorno. Un’odissea che avrebbe esasperato chiunque e che alla fine ha convinto i volontari e gli ammalati a scrivere anche una lettera di protesta.

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