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Cronaca

Vicenza, la Lav spiega il testamento a favore degli animali

Appuntamento sabato 6 maggio all'Hotel De La Ville: i notai rispondono. In crescita i lasciti a favore di Onlus

"Fare testamento: perchè e come lasciare un segno", questo il titolo dell'appuntamento organizzato dalla LAV sabato 6 maggio 2017, dalle ore 10.00, all' Hotel de la Ville di  Viale Verona, 12.

L'incontro è aperto  a tutti coloro i quali desiderino informarsi e fare chiarezza sulla scelta di dedicare le proprie volontà testamentarie ai diritti degli animali, per dare risposta a domande sempre più ricorrenti come: quale futuro sarà riservato agli animali nostri compagni di vita, quando non ci saremo più? Chi si prenderà cura di loro? Potranno ereditare i nostri beni? Come fare per assicurare loro un futuro sereno, accuditi, curati e rispettati come noi vorremmo? A queste e ad altre risponderà il Vice Presidente LAV, Roberto Bennati  con il supporto tecnico-legale del notaio Marco Zanella.

Il convegno, realizzato con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato e con il patrocinio di ASIGN - Associazione Italiana Giovani Notai.

In Italia sono ancora poche le persone consapevoli di un gesto che non intacca il diritto dei propri eredi. La propensione degli italiani a fare testamento (15%) è ancora di gran lunga inferiore a quella degli statunitensi (80%) e dei britannici (50%), anche se i dati mostrano un incremento di oltre il 50% nei testamenti pubblicati in Italia dal 1989 al 2011 (Fonte: Ministero della Giustizia). Un trend in crescita che sottintende il desiderio di pianificare con maggior certezza il passaggio del proprio patrimonio e il rispetto delle proprie volontà, anche dopo la morte e che trova riscontro nell’incremento del 10%, negli ultimi 10 anni, del numero di lasciti disposti in favore di Onlus. A donare sono soprattutto le donne, oltre il 60%, nella metà dei casi il valore del lascito non supera i 20.000 euro e la domanda più frequente che viene rivolta ai notai, riguarda i diritti dei familiari (Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato, 2014). A questo proposito, l’Italia è tra i Paesi che tutelano maggiormente i familiari, infatti, la possibilità di dedicare una parte del proprio patrimonio a favore di cause benefiche non lede i loro diritti, ben garantiti dalla previsione della quota legittima.

In Italia, a differenza di altri Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, la Legge non consente di lasciare, in tutto o in parte, la propria eredità agli animali, ma solamente a chi si prende cura di loro, in quanto nel nostro ordinamento gli animali non sono considerati soggetti giuridici ma “beni” di proprietà. Gli animali, quindi, non possono essere nominati eredi diretti ed esiste la possibilità che vengano assegnati in eredità a qualcuno che non li curi come vorremmo e che si trovino in pericolo, in assenza di specifiche disposizioni. Il testamento è lo strumento che ci consente di scongiurare questo rischio, facendo sì che i nostri animali ne vengano indirettamente beneficiati, designando come erede diretto una persona fisica o giuridica (associazione o fondazione) di nostra fiducia, che amministri l’eredità e assicuri che l’animale venga accudito e curato in base alle nostre specifiche disposizioni.

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