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Cronaca Roana

La storia sospesa nel vuoto: Forte Corbin

Il forte di punta Corbin a Roana fu costruito per difendere i confini del Ragno d'Italia dall'Impero Austro-ungarico. Utilizzato anche dopo il Primo conflitto Mondiale, è una della fortificazioni che più ben si è mantenuta nel tempo. Museo a cielo aperto è l'ideale per un escursione in montagna

Il forte militare di Punta Corbin è stata una delle fortezze che costituirono la linea difensiva italiana sulle Prealpi Vicentine durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo la guerra è stato restaurato e valorizzato dalla famiglia Panozzo, che lo ha reso un museo.

La storia

Situato nella zona occidentale dell’Altopiano di Asiago, in prossimità del Monte Cengio e del paese di Treschè Conca, il Forte di Punta Corbin fu fortecorbin-2uno dei forti italiani che costituivano la linea difensiva sulle Prealpi vicentine. Costruito a partire dal 1906 su uno sperone di roccia proteso sulla Valle dell’Astico con lo scopo di difendere la vallata da eventuali invasioni austroungariche, il Corbin fu progettato per essere una delle fortificazioni più potenti dell’Altopiano ma in realtà il suo ruolo nel conflitto fu marginale. Dopo pochi mesi dall’inizio della guerra, infatti, il Forte Corbin, così come tutte le altre fortezze della zona, fu privato dei cannoni e si trovò ad essere estremamente debole e inefficace.

Durante la Strafexpedition del 1916 il Forte Corbin fu occupato dall’esercito austroungarico, che vi si insediò per un mese mentre si svolgeva la cruenta battaglia contro i Granatieri di Sardegna sul vicino Monte Cengio, in cui perse la vita anche il celebre irredentista Carlo Stuparich. Alla fine della “Spedizione Punitiva” il forte tornò ad essere italiano e da quel momento, sia per i danni che presentava, sia per lo spostamento dello scontro in altre zone dell’Altopiano, servì come postazione e osservatorio verso il Cimone, occupato dagli austriaci fino al 1918.

Finita la guerra, il Corbin fu utilizzato per qualche anno dall’esercito come caserma per addestramenti, per poi essere abbandonato verso la fine degli anni Venti, quando lo stato autorizzò l’asportazione delle sei cupole di acciaio poste sul tetto della batteria lasciandolo a cielo aperto e senza sorveglianza.

Come arrivarci

Il forte si raggiunge dalla frazione Treschè Conca del comune di Roana, attraverso una strada inizialmente asfaltata e poi sterrata di circa cinque 45437-800x532-500x332-2km. Inoltre, dal forte un sentiero scosceso permette (superando un dislivello di diverse centinaia di metri) di raggiungere Pedescala, nel fondo della Val d'Astico. La piccola teleferica militare che congiungeva l'ingresso del forte alla Val d'Astico non è più esistente.

Il museo

Il Museo Storico Militare Forte di Punta Corbin è meta sempre più frequentata di scolaresche e turisti, che possono visitare la fortezza con l’aiuto di una mappa con il percorso spiegato, una guida scritta o un accompagnatore. Inoltre, all’interno del forte è stato realizzato un museo dove i reperti originali trovati all’interno del forte, accuratamente indicati da didascalie, si integrano con le fotografie d’epoca e con i documenti recuperati negli anni grazie a donazioni e ricerche. La visita di Forte Corbin è quindi composta da una prima parte pratica, che consiste nel visitare concretamente la fortezza, e una seconda parte per così dire più intellettuale in cui si possono osservare le immagini e gli oggetti relativi a ciò che si è precedentemente visitato.

Aperture:

Da Aprile a Novembre: tutte le domeniche e i giorni festivi, dalle ore 10 alle 18
Luglio e Agosto: tutti i giorni, dalle ore 10 alle 18
Da Dicembre a Marzo è chiuso per neve, in caso di inverno senza neve telefonare per info.

(Per maggiori informazioni visitare il sito ww.fortecorbin.it)

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