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Cronaca Bassano del Grappa

La grappa: un'eccellenza vicentina

Tra i molti prodotti tipici della nostra provincia, un posto di spicco l'ha sicuramente il distillato di vinaccia, conosciuto in tutto il mondo come "grappa"

Nei nostri territori la grappa è diventata un'eccellenza riconosciuta nel mondo. Un processo lungo che ha visto migliorare il prodotto grazie a una passione tramandata di padre in figlio

La distilleria Poli

Fondata a Schiavon nel 1898, dalla omonima famiglia, ancora oggi vanta uno dei più anpoli-museo-3tichi alambicchi in rame. Lo stesso utilizzato dal capofamiglia Giobatta all'inizio dell'attività. In principio la distilleria era montata su un carretto e viaggiava di vigneto in vigneto. la distilleria è poi passata di padre in figlio, fino ai pronipoti Giampaolo, Barbara, Andrea e Jacopo Poli. Nel 2015, il 50% dei prodotti della distilleria sono venduti all'estero. Per raccontare la sua storia la famiglia Poli ha creato due musei uno sul Ponte di bassano e l'altro a Schiavon.

La distilleria Schiavo

img4_DistilleriaSchiavo1887_1396091338-2Sarà la protagonista della fiction Rai "Di padre in figlia". La regista Cristina Comancini ha infatti deciso di prendere la Schiavo come distilleria modello per il suo racconto. Una scelta che premia a grande tradizione della famiglia Schiavo che produce grappe dal 1669. Il capostipite della dinastia, Giovanni, infatti, girava per i vigneti della zona con un alambicco mobile per produrre direttamente la pregiata grappa. Il prodotto oggi si è standarizzato, raffinando sapori e aromi. La Schiavo è diventata così una delle grappe più famose al mondo. 

Grapperia Nardini

Fondata da Bortolo Nardini nel 1779 è uno dei simboli della città di Bassano, E' stata una ddistilleria-nardini-4-3elle prime distillerie a vapore della storia. All'oggi conta 70 dipendenti e 2 milioni di litri prodotti all'anno,ma già negli scorsi secoli la sua importanza era tale da farla conoscere all'estero. Nel 1797 i francesi durante la Campagna d'Italia capitanata da Napoleone Bonaparte, svuotarono le grandi giare di rame che contenevano la grappa di Nardini in sfregio al Veneto da conquistare e poi da scambiare con l'Austria. La Nardini ottenne  anche grande notorietà durante la Prima Guerra Mondiale, le truppe italiane, infatti, utilizzavano questa grappa per scaldarsi. Da allora una gita sul Ponte vecchio non sarebbe tale senza un fermata all'interno della grapperia per una degustazione, 

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