Nepal, autobus nel vuoto: 12 morti, Marta Lanzi vicentina tra i feriti

E' di almeno 12 morti il bilancio dell'incidente stradale avvenuto oggi in Nepal, nel quale sono rimaste ferite anche due italiane in modo non grave. Una è vicentina, Marta Lanzi.

"L'ho sentita oggi alle 12, mi ha detto che sta abbastanza bene ma che e' molto scossa": cosi' Stefano Lanzi, il madre di Marta, racconta all'ANSA l'incidente in cui e' rimasta coinvolta la figlia ventenne nel bus precipitato in Nepal. La giovane ha una frattura al braccio destro. La famiglia risiede ad Arcugnano, alle porte di Vicenza, dove gestisce una ditta idraulica. Marta era partita il cinque luglio scorso per trascorrere cinque mesi in Nepal e dedicarsi ad attivita' di volontariato a favore dei bimbi orfani di Kathmandu. La ragazza in Italia era entrata in contatto con l'associazione Mato Grosso, attraverso la quale aveva stabilito una collaborazione con l'associazione Servizi di Volontariato Europeo. Padre e figlia in questi mesi si sono tenuti costantemente in contatto via Skype. Oggi si sono scambiati solo poche parole, il tempo necessario perche' Marta rassicurasse la famiglia sulle sue condizioni. "Sono in costante contatto con la Farnesina - dice ancora Lanzi - e mi hanno detto che stanno cercando di far rientrare quanto prima Marta in Italia".

Secondo quanto riferito dal Nepali Times, un bus sovraccarico di passeggeri è precipitato in un burrone lungo la strada verso il Langtang National Park, danneggiata dalle recento piogge monsoniche. A bordo c'erano oltre 100 persone, molte delle quali viaggiavano sul tetto. La Farnesina ha confermato il ferimento delle due italiane informando che della loro situazione, che non desta preoccupazioni, si sta occupando il nostro consolato a Calcutta. Secondo il sito web del quotidiano Haaretz, fra i morti ci sarebbero due escursioniste israeliane e altri quattro israeliani sarebbero rimasti feriti.