Il bacin d'amor sul Ponte di Bassano
“Sul Ponte di Bassano noi ci darem la mano ed un bacin d’amor…”, recita una canzone popolare del 1916. E la fantasia dell’autore la trovavi riprodotta in alcune cartoline dove due innamorati (lui con l’immancabile cappello alpino) sul ballatoio dello storico manufatto, si guardavano languidamente negli occhi, tenendosi per mano
Il Vecchio Ponte, dedicato agli Alpini, la cui origine risale presumibilmente attorno al 1170 e la cui storia segnò il passare delle varie dominazioni, è il simbolo per eccellenza della città e, grazie a questi versi dell'epoca della Grande Guerra, di cui non si conosce l'autore, anche dell'amore. Nel 2010 è stata collocata una statua celebrativa, opera dello scultore Severino Morlin, all'imbocco di Angarano del Ponte degli Alpini.
IL TESTO (1916)
Sul ponte di Bassano
noi ci darem la mano
noi ci darem la mano
ed un bacin d’amor
Per un bacin d’amor
Per un bacin d’amor
Per un bacin d’amore
successer tanti guai
Non lo credevo mai
Doverti abbandonar
Doverti abbandonar
Doverti abbandonar
Doverti abbandonare
volerti tanto bene
E’ un giro di catene
che m’incatena il cuor
che m’incatena il cuor
che m’incatena il cuor
Che m’incatena il cuore
sara’ la mia morosa
a Maggio la va sposa
e mi vo fa el solda’
e mi vo fa el solda’
e mi vo fa el solda’
E mi faro’ soldato
nel mio reggimento
Non partiro’ contento
se non t’avro’ sposa’
se non t’avro’ sposa’
se non t’avro’ sposa’