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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ancora mistero sulla morte di Eva: il silenzio della Farnesina

È passata quasi una settimana dal tragico ritrovamento del corpo della trentenne vicentina su una spiaggia del Marocco. Una tragedia i cui contorni sono ancora avvolti da molte domande per adesso senza nessuna risposta

Nella città marocchina di Agadir, nella morgue di un ospedale, giace il corpo senza vita di Eva Valerio. Sono passati cinque giorni da quando la trentenne vicentina è stata trovata morta sulla spiaggia Boutalha a nord di Dakhla, città che si trova su una lingua di terra bagnata dall'Atlantico nel Sahara Occidentale. Cinque giorni e le circostanze del suo decesso sono ancora avvolte nel mistero. È passata invece una settimana dall'ultima volta che la ragazza, secondo quanto riportato dalla stampa marocchina, è stata vista viva. Si trovava in un villaggio di pescatori chiamato “La Sarca”, in fondo a quella lingua di terra.

IL "NO COMMENT" DELLA FARNESINA 

Eva, che aveva già trascorso del tempo in Marocco, era tornata nel paese nordafricano da più di un mese per un periodo di vacanza con un ragazzo marocchino, a quanto sembra conosciuto in Francia dove era andata per un periodo di lavoro nel settore della ristorazione. Una vacanza all’insegna del trekking e della fotografia, una passione da lei coltivata da sempre. Una vacanza che sarebbe dovuta finire con il suo ritorno in Italia, questo sabato.

La coppia viaggiava in camper e si era stabilita vicino a Daklha. Dalle poche, frammentarie informazioni raccolte, sembra che lo scorso venerdì tra i due fosse scoppiata una lite e lei si fosse allontanata con il cane lungo la spiaggia, lasciando i documenti in camper. Venerdì è stata vista l’ultima volta e il giorno dopo il ragazzo ha denunciato la sua scomparsa. La gendarmeria marocchina ha quindi iniziato una vasta ricerca della ragazza, anche attraverso la distribuzione di volantini con la sua foto. E poi, domenica, il tragico ritrovamento sulla spiaggia dei surfisti, quella più turistica. La spiaggia nota come '31k' Boutalha, 18 chilometri a nord di Dakhla.

Dopo una settimana il silenzio sulla vicenda è strano e assordante. Un silenzio sia da parte delle autorità marocchine che da parte della Farnesina, la quale sottolinea unicamente di "seguire da vicino l'accaduto con il supporto dell'ambasciata italiana" e, che, alle domande dei giornalisti, risponde con un "no-comment" sugli sviluppi della vicenda. È stata fatta oppure no l'autopsia sul corpo? E se è stata fatta, cosa è emerso?

Silenzio, anche da parte degli investigatori del paese magrebino oltre che dalla Farnesina. I familiari, che dovrebbero partire per il Marocco in queste ore, sono chiusi nel loro dolore. Da indiscrezioni sembra che il ritorno in Italia della salma della ragazza non sia così veloce.

I DUBBI DELLA STAMPA MAROCCHINA

Le ultimissime notizie dal Marocco arrivano dal quotidiano Al-Sabah. Il primo della stampa marocchina ad ammettere, seppur velatamente, che le circostanze della morte di Eva sono misteriose. Fino a ora le notizie dal paese arabo, citando fonti governative, parlavano di un esame preliminare del medico che non avrebbe riscontrato segni di violenza sul corpo, mentre alcune notizie, sempre non ufficiali, riferifano che l’esame autoptico fosse stato già eseguito stabilendo la “morte per annegamento”.  

Le fonti citate da Al-Sabah riferiscono che, durante le ricerche, i gendarmi avevano trovato il cane con il quale la ragazza era uscita bagnato dall'acqua di mare, per poi identificare il corpo della vicentina, trovata dai pescatori in riva al mare con tutti i vestiti addosso. 

DOMANDE SENZA RISPOSTA

Ma come ha fatto Eva a morire nell’acqua bassa di  un’insenatura dove, stando a quanto riportato, non è mai morto nessuno annegato? E come mai era completamente vestita? Si è trattato di un malore improvviso oppure qualche altra circostanza più terribile? Il ragazzo marocchino ha denunciato la scomparsa il sabato ed è stato interrogato dalla gendarmeria reale. Attualmente non si conoscono le sue generalità – sembra sia del nord del paese – e nemmeno la sua posizione. È ancora in stato di fermo? È indagato?  E cosa è accaduto in quelle 36 ore e due notti tra l’ultima volta che Eva è stata vista e il suo ritrovamento?

Sono domande che per ora restano senza risposta e che si spera non restino sepolte sotto la sabbia di quella spiaggia del Marocco che ha visto morire Eva.

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