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Cronaca Via Rodolfi

Gara sadica al Pronto Soccorso di Vicenza: i "protagonisti" quasi tutti fuori

Mentre è ancora in corso l'indagine regionale e degli Ordini, nel reparto diretto da Vincenzo Riboni sono rimasti solo 6 dei medici ed infermieri accusati di aver gareggiato tra loro su dimensioni di cannule e aghi da usare sui pazienti

Sei degli otto "protagonisti" della gara sadica sui pazienti, documentata da una chat su Whatsapp, hanno lasciato il Pronto Soccorso di Vicenza, e una settima è in procinto di essere spostata in un altro reparto. Agli ordini di Riboni resterà solo la dottoressa che aveva avuto il ruolo più marginale nella vicenda che ha scosso la sanità veneta, dai vertici agli utenti. 

Mentre l'istruttoria voluta dalla Regione e quella degli Ordini professionali sono ancora in corso, Il Giornale di Vicenza riferisce che l'altro medico coinvolto si è dimesso prima della scadenza del contratto a termine, un infermiere ha preso ferie e al suo ritorno cambierà reparto, come altre due colleghe. Due, originarie di altre Regioni, lasceranno il Veneto, usufruendo della mobilità. 

Vera o meno (come sostengono gli accusati), la "gara" che, per un pomeriggio, ha impegnato gli otto professionisti a raccogliere punti in base alle dimensioni di aghi e cannule che stavano infilando nel corpi dei pazienti ha profondamente colpito l'opinione pubblica che inondò i social network di commenti indignati. 

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