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Cronaca Gambellara

Falsi dentisti: il tribunale conferma i sequestri

La Guardia di Finanza aveva sequestrato due studi, uno a Gambellara e uo a Soave per "Esercizio abusivo professione sanitaria", il riesame ha confermato la bontà dell’ordinanza di convalida del sequestro

Il Tribunale del Riesame di Verona ha confermato i sequestri di due studi dentistici della stessa società - uno a Gambellara e uno a Sove in provincia di Verona - eseguiti dalla guardia di finanza lo scorso ottobre,  rilevando "l’assenza di concreti elementi alternativi per ritenere che l’indagato ricorra in maniera esclusiva (come assunto in sede di riesame) a soggetti terzi abilitati per lo svolgimento di prestazioni odontoiatriche rese dalla società".

I Finanzieri erano entrati nello studio di Gambellara gestito da una società di persone attiva nel settore sanitaro notando che nei locali non erano esposti i titoli e le abilitazioni di legge per l’esercizio della professione odontoiatrica. Sia nello studio vicentino che veronese i finanziari non hanno trovato elementi che potessero comprovare l'esercizio regolare della professione. 

Ieri è stato confermata la  sussistenza del “fumus commissi delicti” (probabilità di effettiva consumazione del reato ndr) e, quindi, la bontà dell’Ordinanza di convalida del sequestro. Nella sostanza, anche il Tribunale del Riesame di Vicenza ha ripreso e confermato quanto già espresso dal Tribunale di Verona sui medesimi fatti, sottolineando tra l’altro la bontà dell’operato della polizia economico-finanziaria.

Dalla documentazione è emerso che l'indagato non poteva esercitare la professione in Italia, non essendo abilitato e che i  documenti fiscali emessi da professionisti esterni per prestazioni nei confronti della società, alla luce del loro scarso numero (circa 2 fatture al mese), non giustificano l’esistenza di una struttura organizzativa come quella della S.a.s., dotata di due studi e diverse sale operatorie.

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