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Cronaca

Frode fiscale da 25 milioni: dodici persone in manette

Eseguite 12 misure di custodia cautelare in Veneto, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Puglia, Campania, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia e all'estero

Una frode da 25 milioni di euro tra l'Italia e l'Est Europa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Padova che, all'alba di mercoledì ha eseguito 12 misure di custodia cautelare in Veneto, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Puglia, Campania, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Le fiamme gialle stanno operando anche in Slovacchia, Croazia e Slovenia con il supporto della polizia dei tre paesi.

L'inchiesta

All'operazione hanno partecipato 250 militari della Guardia di Finanza di Padova e di altri 23 Reparti del Corpo che stanno operando nelle province di Genova, Asti, Milano, Brescia, Trento, Venezia, Belluno, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza, Pordenone, Parma, Avellino e Lecce.  Oltre ai provvedimenti restrittivi e a 100 perquisizioni, i finanzieri stanno anche eseguendo un decreto di sequestro preventivo per 8,5 milioni di euro, finalizzato alla confisca per reati tributari e riciclaggio.

Al centro dell'inchiesta un'associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, con il coinvolgimento di 42 società  nel settore della prevenzione antincendio e antinfortunistica, i cui proventi sono stati trasferiti nei tre paesi dell'est Europa. 

A capo del sodalizio, vi erano il padovano Giovanni Migardo e il chioggiotto Raffaele Costa. In loro supporto agivano il veneziano Dario Dozzi, esperto contabile, e molteplici imprenditori, tra tutti i veneziani Massimo De Silvestro, Ra Sfriso, ed il vicentino PIetro Papes. 

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