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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Vicentina indagata per la morte dell'amica nel cuore di Venezia

A.G., 28 anni, risiede a Venezia da tempo ed è l'unica iscritta nel registro degli indagati per la morte di Francesca Dri, deceduta nella notte di venerdì scorso in casa dei genitori

E' vicentina l'unica indagata nell'inchiesta sulla morte di Francesca Dri, la ragazza di 23 anni trovata morta a Venezia, nel sestriere di Cannaregio venerdì scorso.

Si tratta di A.G., 28enne originaria della provincia berica e che ora vive a Venezia. E' l'amica con cui la vittima ha passato alcune ore, dalle 18.30 alle 22.30, prima di incontrarsi in Erbaria con i suoi amici e il fidanzato, che poi l'avrebbe scoperta verso le 11 dell'indomani senza vita nel letto della casa dei suoi genitori.

Il pubblico ministero Lucia D'Alessandro ha iscritto A.G. nel registro degli indagati perché le indagini puntano a capire se nel lasso di tempo in cui Francesca si è trovata da sola con la 28enne, conosciuta ai corsi serali, sia avvenuta l'assunzione di qualche farmaco o di qualche sostanza stupefacente. Risultando indagata A.G. ha potuto nominare un avvocato difensore, che a sua volta ha chiamato un consulente di parte per l'autopsia condotta martedì dal medico legale Antonello Cirnelli.

L'esame non ha infatti rivelato cause "naturali" per il decesso della 23enne: nessuna malformazione congenita. La ragazza godeva di buona salute. “Si fa sempre più strada l'ipotesi che a uccidere possa essere stato un mix letale di alcol e sostanze (stupefacenti o farmaci che siano). Secondo quanto riporta La Nuova Venezia alcuni amici di Francesca potrebbero aver parlato della possibilità che abbia assunto del metadone, un farmaco usato per curare la tossicodipendenza da eroina. Magari senza sapere di che cosa effettivamente si trattasse, lei che si era sempre dichiarata contro le droghe. Una sostanza che presa saltuariamente può essere molto pericolosa.

Tra dieci giorni gli esami tossicologici sveleranno quale sostanza sia stata ingerita da Francesca. Nel caso in cui ci sarà la conferma che la giovane sia stata uccisa da un mix di alcol e stupefacenti (o farmaci), potrebbe scattare l'accusa di omicidio colposo. L'inchiesta poi si allargherebbe per capire chi abbia effettivamente ceduto la sostanza alla 23enne, e se lei era consenziente. Gli amici con cui si era incontrata giovedì sera hanno parlato di una ragazza stravolta. Tanto da distendersi sui banchi del mercato ed essere bianca in viso. Declinando però l'invito ad andare al pronto soccorso. Un dettaglio che aggiunge dolore alla tragedia. Secondo l'esame autoptico, infatti, il decesso della ragazza è avvenuto un paio d'ore dalla scoperta del suo corpo nel letto: di prima mattina. Quindi con un intervento medico immediato forse Francesca avrebbe potuto essere salvata.

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