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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Arzignano

Fiera degli uccelli ad Arzignano, Lav: "Animali schiavi, esposti, abusati e venduti"

L'associazione anti-vivisezione di Vicenza denuncia i gravi maltrattamenti agli animali durante la popolare Fiera degli uccelli del 25 aprile ad Arzignano. La documentazione in un video

"Animali-schiavi esposti, abusati e venduti, restano sullo sfondo, sfocati, invisibili; se li guardassimo veramente proveremmo una profonda vergogna, noteremmo la loro sofferenza, sentiremmo le loro urla, coglieremmo i continui tentativi di ribellione e, forse, inizieremmo anche noi ad urlare con loro e a dire basta, tutto questo è inammissibile. E invece no, che festa sia, il commercio innanzitutto. E i "più piccoli", i bambini? Sfruttiamo anche loro. Vengano signori e signore, pubblico pagante: divertimento assicurato per i più piccini al motto di "imparare giocando".

Così la Lav denuncia quanto accaduto il 25 aprile alla tradizionale Fiera degli uccelli di Arzignano, documentando il motivo dello sdegno in un video. "Ma imparare cosa? Imparare a non relazionarsi, a non vedere l'altro da sé, ad invadere i corpi altrui. Ciascuno al proprio posto, ciascuno diversamente sfruttabile: è questo il "divertente" insegnamento offerto da fiere come quella di Arzignano, vere e proprie palestre di desensibilizzazione" prosegue il comunicato.

"Ogni anno la fiera degli uccelli di Arzignano riesce a distinguersi perché, oltre al "tradizionale" abuso, caratteristico di tutte le fiere con animali, sembra godere di concessioni particolari. Un'isola infelice dove evidentemente tutto è concesso - sostiene l'associazione che accusa - A nulla servono le "sfilate" dei numerosi agenti, guardie, veterinari e controllori vari dal momento che per incompetenza, omertà o malafede (sapere per quale delle tre ragioni poco cambia, poiché che gli esiti rimangono gli stessi) essi non intervengono quando servirebbe. Ed è così che, nel tempo, abbiamo visto come in questa fiera sia possibile esporre le gabbie sotto il sole senza preoccuparsi di creare ombreggiature per proteggere gli animali, circolare con cuccioli di cane a caccia di acquirenti, promuovere una lotteria per i bambini con animali in premio, esporre pony appena nati (poco importa se, per stress e carenza di difese immunitarie, potrebbero morire, dopotutto son tanto carini e piacciono a grandi e piccini), lasciare che gli animali vengano palpeggiati e invasi da mani indiscrete (animali stressati e spaventati che, in quanto reclusi, non hanno la possibilità di ritrarsi e fuggire), o utilizzare, come quest'anno, cavalle in avanzato stato di gravidanza per far provare ai bambini l'emozione di una cavalcata".

"Indubbiamente ad Arzignano erano presenti tante famiglie, ma - concludono - non solo umane: madri, padri e figli, separati, rinchiusi, disperati. Ci sentiamo di dire agli organizzatori della fiera degli uccelli di Arzignano, compiaciuti per il numero di presenze, che non c'è davvero nulla di cui essere orgogliosi nell'essersi prestati ad organizzare un evento tristemente diseducativo e ad uso e consumo del profitto, in barba anche alle più elementari normative sulla tutela degli animali".

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