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Cronaca

L'Arma dei carabinieri festeggia i 206 anni dalla fondazione: il bilancio dell'attività

Venerdì mattina, il comando provinciale di Vicenza ha celebrato la ricorrenza con una breve cerimonia nella sede di via Muggia

Una commemorazione ridotta rispetto agli anni passati, per far fronte alle norme per contenimento della diffusione del Covid-19, ma comunque una festa per onorare i 206 anni dell'Arma dei carabinieri.

Anche Vicenza si è unita alle celebrazioni e al comando provinciale di via Muggia, sono state ricordate le vittime dell’Arma dei carabinieri, con la deposizione, da parte del comandante èrovinciale, col. Nicola Bianchi accompagnato dal prefetto, Pietro Signoriello, di una corona d’alloro innanzi il monumento dedicato ai caduti posto all’interno della caserma. 

Una ricorrenza che ha portato il comando a tracciare un bilancio dell’operato dei carabinieri. 

Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, i militari dell’Arma provinciale hanno effettuato 26.945 servizi esterni, con un incremento di circa l’8% rispetto all’anno precedente, sottoponendo a controllo  circa 40mila veicoli e identificando più di 60mila persone. Di particolare spessore l’impegno posto dai carabinieri per garantire la presenza sul territorio nel periodo di picco della pandemia, durante il quale, grazie ad una mirata riorganizzazione dell’orario di apertura al pubblico delle due tenenze e 38 Stazione dislocate in tutta la provincia, è stato conseguito un incremento di circa il 15% dei servizi esterni, arrivando a garantire, nell’arco temporale marzo-maggio 2020, una media di circa 100-110 pattuglie giornaliere sul territorio provinciale.

L’Arma ha proceduto per più dell’80% dei reati verificatisi in tutta la provincia, reati che risultano in calo (20mila contro i 22mila dell’anno precedente, -10%), anche in conseguenza del periodo di lock down del Paese dettato dall’emergenza Covid, che ha avuto un diretto influsso sulle consuete dinamiche criminali. Tuttavia, pur a fronte di un minor numero di reati perseguiti, l’attività investigativa e di contrasto dell’Arma provinciale ha registrato un apprezzabile incremento nel numero delle persone denunciate e arrestate (nel complesso, 5813 contro 4980, +15% circa).

Nel dettaglio, sono diminuiti i reati predatori perseguiti (furti e rapine), -20%. I furti, in particolare, risultano diminuiti, nel complesso (da 10985 a 8754), con i furti in abitazione calati del 19 % circa,  così come, di poco meno del 6%, le rapine. Anche il fenomeno estorsivo ha registrano una flessione consistente, passando dagli 81 episodi perseguiti nell’arco giugno ‘18-maggio ‘19 ai 44 del medesimo periodo dell’anno successivo  (-46%).

Dall’esame emerge come sia invece accresciuto il dato relativo alle truffe e frodi informatiche (più 10% circa), aumento che è stato verosimilmente condizionato dal cospicuo incremento del cosiddetto e-commerce da parte dei privati nei mesi di contenimento sociale dettato dalla pandemia in atto; per tali tipologie di reato sono stati comunque individuati e deferiti circa 400 responsabili.

Relativamente allo spaccio sono state deferite all’autorità giudiziaria 185 persone, con il sequestro di circa 72 kg. di stupefacente. Particolare impegno dei carabinieri è stato concentrato nell’attività preventiva/repressiva nella zona di Campo Marzio ed aree limitrofe del capoluogo.

Due i delitti efferati, che hanno creato particolare clamore nell’opinione pubblica, sui quali hanno indagato i Carabinieri nel corso dell’anno, entrambi scoperti:

- l’omicidio di Mihaela Stoicescu, avvenuto a Noventa Vicentina nel marzo 2019, a seguito di un tentativo di rapina nei pressi dell’ufficio postale, relativamente al quale, dopo serrate indagini, gli uomini del Comando Provinciale hanno eseguito a Napoli l’arresto dei due soggetti ritenuti responsabili del fatto;

- il femminicidio avvenuto a Montegaldella nel mese di luglio ‘19, che ha visto Segnini Luigi uccidere con un coltello da sub la ex fidanzata Sandonà Marianna e tentare di uccidere un amico di lei presente in quel momento nell’abitazione. Anche in questo caso l’autore, che aveva tentato il suicidio, è stato subito assicurato alla giustizia. 

Tra le attività investigative di spessore condotte dai carabinieri del comando provinciale si riconda invece l'arresto in flagranza di reato, nel comune di Pero (Milano), di tre giovani albanesi al termine di un raid predatorio, a bordo di potente Audi rubata. Indagine condotta dal personale della sezione operativa del Norm della Compagnia di Bassano che, alcuni mesi dopo, insieme ai colleghi della Tenenza di Paderno Dugnano,  hanno arrestato un’intera famiglia di origine albanese per ricettazione e riciclaggio, rinvenendo nella circostanza contanti, 3 fucili, 3 pistole, 8 kg di oro e due potenti auto rubate;

E ancora, nel mese di aprile, i carabinieri del nucleo investigativo oorovinciale hanno concluso un’indagine che ha portato all’arresto di 4 persone responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di plurime corruzioni fra privati e al sequestro di oltre 300.000 euro. In particolare, i militari hanno individuato un meccanismo attraverso il quale gli indagati, sistematicamente, orientavano le procedure di aggiudicazione degli appalti privati di una azienda del luogo, a favore di imprese disponibili a riconoscere al sodalizio una percentuale (illecita) dell’importo del contratto di forniture. 

Da settembre ‘19 ad aprile ‘20, i militari della stazione di Marostica hanno condotto un’indagine che ha portato all’arresto di 9 persone ed al deferimento di altre 7 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrando oltre 1 kg. di hashish, 300 grammi di cocaina, 4,5 kg. di marijuana e contanti pari a circa € 180.000 euro.

Importanti sono stati anche gli  interventi in soccorso della cittadinanza, tra i quali: nel novembre ’19, i militari della Stazione di Trissino hanno tratto in salvo un 62enne di origini ghanesi, che aveva perso i sensi nella sua abitazione di Castelgomberto, satura di gas per un fornello della cucina dimenticato aperto;

Mentre nel marzo ’20, un militare della compagnia di Valdagno, libero dal servizio, ha salvato da morte certa un 88enne che si trovava all’alba in stato di semi incoscienza ed ipotermia sull’argine del fiume Bacchiglione a Creazzo e nel maggio ’20, un operatore della centrale operativa di Valdagno, con il successivo ausilio dei colleghi di Thiene, ha fatto desistere un uomo da propositi suicidi, trattenendolo in una lunga conversazione telefonica fino all’arrivo della pattuglia e dei sanitari del 118, opportunamente attivati. 

La celebrazione della Festa dell’Arma è solitamente anche il momento in cui vengono attribuite le ricompense conferite ai carabinieri distintisi in attività di servizio, ancorché quest’anno non sia stato purtroppo possibile consegnarle nel corso della commemorazione.

I riconoscimenti sono andati:

Encomio Semplice, all’allora comandante ed alcuni componenti del Nucleo Investigativo provinciale, per l’articolata attività di indagine, condotta tra le province di Vicenza, Verona e Brescia, che ha consentito di individuare ed arrestare due persone, responsabili di un tentato sequestro di persona a scopo di estorsione in danno di un promotore finanziario;

Encomio semplice, al comandante e al personale della sezione operativa del Norm della compagnia di Bassano, per l’attività di indagine che ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito a furti, rapine, sequestro di persona e ricettazione, operante tra Veneto e Lombardia, con l’arresto di 5 persone;

Encomio Semplice, al comandante ed alcuni militari della stazione di Rosà, per le indagini che hanno portato ad individuare ed arrestare l’autore di numerosi reati predatori nel territorio provinciale;

Encomio Semplice, a due militari della stazione di Arzignano, che hanno prestato risolutivo soccorso ad un uomo rimasto intrappolato all’interno dell’auto, fuoriuscita dalla sede stradale e terminata sull’argine di un fiume nel comune di Montecchio Maggiore;

Elogio, all’allora Ag. Sc. Diego Paolini, del Gruppo Sportivo del Corpo Forestale, laureatosi campione italiano di canoa fluviale nella specialità K1 (kayak) a squadre.

“Desidero esprimere sentimenti di apprezzamento e gratitudine a tutto il personale del comando provinciale - ha affermato il comandante provinciale, Col. Bianchi  -Anche in questi delicati mesi della pandemia, i militari  hanno continuato a lavorare in prima linea, sempre ed esclusivamente al servizio della cittadinanza. Continueremo ad esprimere il massimo sforzo nelle attività di prevenzione e contrasto al crimine, per implementare sempre di più la sicurezza reale e quella percepita su tutto il territorio provinciale”.

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