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Cronaca

Febbre del Nilo e fake news: tutto quello che c'è da sapere

Mentre procede l’attuazione del Piano Straordinario di disinfestazione finanziato con 500 mila euro dalla Regione, l’Assessorato alla Sanità e la Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale del Veneto hanno lanciato una nuova iniziativa, stavolta di informazione rivolta ai cittadini, perché la vicenda dei contagi umani con il virus del Nilo Occidentale possa essere affrontata da tutti con consapevolezza e senza eccessivi allarmi

PIANO REGIONALE STRAORDINARIO DI DISINFESTAZIONE CONTRO LE ZANZARE - FAQ

Perché è necessario un Piano regionale straordinario di disinfestazione?

Nella Regione Veneto la stagione estiva 2018 si è contraddistinta per un numero di infezioni umane da virus West Nile molto più elevato rispetto alle precedenti stagioni. Un analogo incremento è stato rilevato in altre Regioni d’Italia e in molti Paesi d’Europa. Da anni la Regione Veneto fornisce annualmente alle Aziende ULSS e ai Comuni le indicazioni sulle misure da mettere in atto per il controllo della densità delle zanzare. Tuttavia, l’eccezionalità della situazione verificatasi nel 2018 ha reso necessaria l’adozione di un Piano straordinario di disinfestazione, aggiuntivo rispetto agli interventi già messi in atto a livello locale.

Cosa prevede il Piano regionale straordinario di disinfestazione?

Il Piano prevede che, nel corso delle prime settimane di settembre 2018, vengano svolti interventi aggiuntivi di disinfestazione contro le zanzare in tutti i Comuni del Veneto dove si è verificato almeno un caso di infezione umana da virus West Nile. Gli interventi potranno essere estesi anche ai Comuni che non hanno avuto casi di infezione umana, in base alla valutazione della situazione locale.

Gli interventi di disinfestazione previsti consistono in: interventi larvicidi su tutti i tombini, le caditoie stradali e i fossati posti sul suolo pubblico nei centri abitati o entro il raggio di 1 km dal confine degli stessi interventi adulticidi nelle aree sensibili di maggiore aggregazione (parchi pubblici, cimiteri, aree verdi in prossimità di ospedali, centri servizi per anziani e disabili, aree attrezzate, ecc.).

Che cosa si intende per intervento larvicida?

L’intervento larvicida consiste nell’applicazione di prodotti attivi contro le larve di zanzara nei siti in cui esse si sviluppano. Le zanzare depongono le uova nelle raccolte d’acqua stagnante o a basso scorrimento, come ad esempio i tombini, le caditoie stradali e i fossati. Le uova si schiudono dando origine a larve che successivamente maturano in zanzare adulte e “sfarfallano”, librandosi nell’aria. I prodotti larvicidi sono in grado di uccidere le larve di zanzara presenti all’interno delle raccolte d’acqua prima che esse diano origine alle zanzare adulte. L’intervento larvicida è quindi in grado di contrastare la proliferazione di questi insetti agendo alla radice del problema. I larvicidi utilizzati nell’ambito del Piano regionale di disinfestazione sono: per i tombini e le caditoie il diflubenzuron, un insetticida chimico a bassa tossicità per i fossati, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. isralensis in associazione o meno con Bacillus sphaericus: si tratta di prodotti biologici costituiti da batteri che provocano un’infezione letale nelle larve di zanzare ma non comportano rischi per l’uomo o altri mammiferi.

Che cosa si intende per intervento adulticida?

L’intervento adulticida consiste nell’erogazione di insetticidi in grado di uccidere le zanzare adulte. Il Piano regionale straordinario di disinfestazione prevede che gli interventi adulticidi vengano eseguiti nelle aree sensibili, ossia nelle aree e nei contesti pubblici frequentati da un gran numero di persone o da categorie a rischio di sviluppare forme gravi dell’infezione da virus West Nile, come gli anziani e i disabili: parchi pubblici, cimiteri, aree verdi in prossimità di ospedali, centri servizi per anziani e disabili, aree attrezzate, ecc.

All’interno delle aree sensibili, gli insetticidi vengono spruzzati all’aperto, sulla vegetazione e sulla parete esterna degli edifici, in modo da intercettare le zanzare adulte in volo o in riposo. Vengono utilizzati appositi macchinari erogatori in grado di generare una sospensione abbastanza grossolana da depositarsi sulle superfici anziché disperdersi nell’atmosfera. In nessun caso viene effettuata l’erogazione aerea. Gli adulticidi utilizzati nell’ambito del Piano regionale di disinfestazione sono prodotti a base di piretroidi, insetticidi di derivazione naturale a bassissima tossicità. Tra i vari tipi di piretroidi disponibili vengono adottati quelli meno tossici e più rapidamente degradabili nell’ambiente.

I prodotti larvicidi e adulticidi utilizzati sono sicuri?

Sì. In base alle rigorose norme in vigore nell’intera Unione Europea, gli insetticidi destinati all’impiego nel settore civile devono essere attentamente valutati nella loro efficacia e sicurezza per la salute umana e animale e per l’ambiente e possono essere commercializzati e utilizzati solo se tale valutazione dà esito favorevole. Tutti i prodotti indicati nel Piano regionale straordinario di disinfestazione sono stati approvati dalla Commissione europea e dal Ministero della Salute per l’impiego nella lotta contro le zanzare.

Come bisogna comportarsi se nella propria zona è previsto un intervento di disinfestazione?

Se nella propria zona è previsto un intervento di tipo adulticida, è importante osservare alcune semplici precauzioni per non entrare in contatto con la sostanza insetticida: evitare di passeggiare nei parchi o in altri luoghi pubblici durante l’erogazione del prodotto se si abita o lavora nelle vicinanze, rimanere all’interno dei locali con le finestre e le porte chiuse durante l’erogazione del prodotto se si possiedono animali da compagnia o da allevamento, tenerli al riparo durante l’erogazione del prodotto se si possiedono ortaggi o piante da frutto posti in prossimità del luogo dove l’insetticida verrà erogato, coprire le piante per impedire che l’insetticida vi si depositi sopra e lavare accuratamente i prodotti prima di consumarli; se non è possibile proteggere le piante dall’insetticida, evitare di consumare i prodotti.

Se nella propria zona è previsto un intervento larvicida, non è necessario adottare nessuna particolare precauzione: i prodotti utilizzati infatti vengono applicati solo all’interno di tombini, caditoie e fossati e si sciolgono nell’acqua, pertanto non vi è rischio di esposizione ad essi. Ovviamente, bisogna evitare di fare il bagno nei fossati trattati.

Chi è responsabile degli interventi?

Gli interventi previsti dal Piano regionale straordinario di disinfestazione sono coordinati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende ULSS, in stretta collaborazione con i Comuni coinvolti. I Comuni sono responsabili della mappatura delle aree da trattare sul proprio territorio. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS è responsabile di valutare la specifica situazione locale stabilendo le priorità nell’ordine degli interventi e adottando eventuali variazioni rispetto a quanto previsto dal Piano.

Il privato cittadino può fare qualcosa per contribuire alla lotta contro le zanzare?

Certamente: ognuno di noi, nel suo piccolo, può dare un contributo importante. Infatti le zanzare sono capaci di sfruttare anche le piccole raccolte d’acqua per deporre le uova: è sufficiente un sottovaso, un bagnafiori, una pozzanghera. Pertanto, per ridurre al minimo i siti dove questi insetti possono proliferare e annidarsi è fondamentale adottare alcuni semplici comportamenti: svuotare regolarmente i sottovasi, capovolgere i bagnafiori, i bidoni e tutti i contenitori dove può accumularsi l’acqua piovana tenere i tendoni e i teli di plastica ben tesi per evitare avvallamenti dove può accumularsi l’acqua piovana mantenere pulite le grondaie tenere i giardini e terreni curati, eliminando tutti i siti dove si possono formare raccolte d’acqua (vaschette, avvallamenti del terreno) e mantenendo il verde in ordine mantenere le canalette sgombre dalla vegetazione e dai detriti per evitare ristagni d’acqua in presenza di siti di raccolta dell’acqua che non è possibile rimuovere (es. tombini, pozzetti, vasche inamovibili) coprire l’imboccatura del contenitore con una zanzariera (per impedire alle zanzare di entrarvi e deporre le uova) e/o trattare il contenitore con i larvicidi in commercio, seguendo le istruzioni riportate nella confezione negli stagni e nelle fontane è utile mettere dei pesci rossi, che si nutrono delle larve di zanzara.

Come ci si può proteggere dalla puntura delle zanzare?

Per ridurre il rischio di infezione di virus West Nile, è fondamentale proteggersi dalle puntura di zanzare adottando alcuni accorgimenti: all’aperto, soprattutto dal crepuscolo all’alba, periodo di maggiore attività delle zanzare che trasmettono il virus West Nile, indossare indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (maniche lunghe, pantaloni lunghi); all’aperto, utilizzare repellenti cutanei per uso topico, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni riportate nei foglietti illustrativi; non utilizzarli sulle mucose o su regioni cutanee in presenza di lesioni e porre particolare attenzione al loro impiego sui bambini e donne in gravidanza e in allattamento; per maggiori informazioni consultare la guida “Scelta e corretto utilizzo dei repellenti cutanei per zanzare” disponibile all’indirizzo: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/igiene-e-sanita-pubblica alloggiare in ambienti dotati di impianto di condizionamento d’aria o, in mancanza di questo, di zanzariere a tutte le finestre e porte d’ingresso nel solo caso di presenza di zanzare in ambienti interni, utilizzare spray a base di piretroidi o altri insetticidi per uso domestico, oppure utilizzare diffusori di insetticida elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi.

Dove posso trovare ulteriori informazioni sulle zanzare e sul virus West Nile?

Per saperne di più, è possibile consultare i siti Internet dalla Regione Veneto e dell’Istituto Zooprifilattico Sperimentale delle Venezie:

https://www.regione.veneto.it/web/sanita/igiene-e-sanita-pubblica

https://www.izsvenezie.it/west-nile-virus-veneto-facciamo-chiarezza/

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