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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Evasione milionaria: denunciato pensionato meccanico delle super auto

La guardia di finanza di Rovigo ha scoperto un'evasione fiscale nel settore del commercio di pezzi di ricambio di vetture d’epoca e da rally. Nei guai un vicentino

Due anni di indagine per ricostruire un'evasione fiscale che sarebbe avvenuta tra il 2011 e il 2017 e quindi di individuare una base imponibile sottratta a tassazione pari circa 2 milioni di euro. Gli uomini della guardia di finanza di Rovigo, coordinati dalla procura di Vicenza, nei giorni scorsi hanno sequestrato beni mobili costituiti da fondi d’investimento e polizze vita per un valore di 1.361.296 euro nei confronti di un meccanico responsabile, secondo le contestazioni, di un’ingente frode ai danni dello Stato.

L’attività investigativa ha avuto inizio nel gennaio 2017 quando i finanzieri hanno individuato un pensionato residente nel Vicentino il quale, presso la propria abitazione, avrebbe realizzato una redditizia attività economica nel settore della componentistica specializzata di auto da competizione e d’epoca, completamente sconosciuta al fisco. Era tanto vasto, secondo la ricostruzione delle Fiamme gialle, il giro di clientela del meccanico che a lui si rivolgevano appassionati di auto da ogni parte d’Italia e dall’estero per reperire pezzi di ricambio per le proprie vetture altrimenti introvabili. 

LE BANCONOTE TROVATE DAL CANE DEI FINANZIERI

Tutte le informazioni raccolte, sono state presentate alla procura berica che ha iscritto il responsabile nel registro degli indagati per il reato di omessa presentazione della dichiarazione e ha incaricato i finanzieri a effettuare indagini più approfondite. Durante la perquisizione della casa del pensionato il cane dei finanzieri specializzato in ricerca di valuto ha individuato circa 40mila euro in contanti che sono stati sequestrati assieme a un  fucile a doppia canna detenuto illegittimamente, a un pc portatile e alla documentazione extracontabile e bancaria. All’atto dell’intervento nell’officina è stata anche accertata la presenza di due lavoratori in nero.

A seguito dei gravi indizi raccolti la procura di Vicenza ha emesso in un primo momento un decreto di sequestro di quattro conti correnti bancari per circa 18mila euro, 3 depositi titoli per oltre 107.000 euro, 1,843 chili di oro in gioielli detenuti in una cassetta di sicurezza, nonché fondi comuni di investimento e polizze vita per complessivi 3.900.000 euro per un totale di circa 1.300.000 euro. 

DAI NOMINATIVI FANTASMA ALLE POSTEPAY INTESTATE AI DIPENDENTI

Le indagini hanno anche fatto emergere svariati stratagemmi ai quali l’indagato avrebbe fatto ricorso nel tentativo di dissimulare la propria posizione fiscale, quale ad esempio l’utilizzo di nominativi fantasma, spedizioni in contrassegno e uso di postepay intestate a propri collaboratori. Comportamenti questi che hanno integrato anche il reato di utilizzo indebito di carte di pagamento e ricorso al denaro contante oltre i limiti previsti dalla legge. Ulteriori violazioni sono state rilevate con riguardo al mancato versamento dei contributi Inps per i due dipendenti in nero di cui uno addetto a mansioni di meccanico da circa 4 anni e l’altra addetta alla contabilità ed alle spedizioni da circa 7 anni. Il responsabile, che è stato denunciato anche per occultamento di scritture contabili, a seguito dell’intervento dei finanzieri ha aperto una regolare partita iva e ha già aderito alle prime contestazioni mosse. 

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