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Cronaca

Maxi evasione fiscale con le Clarks: sequestrata villa con piscina

Claudio Mosele avrebbe importato direttamente dall'Inghilterra le calzature del noto marchio per poi cederle e riaquistarle da una "cartiera"

Al termine di complesse attività di polizia economico – finanziaria, i finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno eseguito, nei giorni scorsi, un provvedimento emesso dal G.I.P. presso il locale Tribunale, sottoponendo a sequestro preventivo disponibilità finanziarie e beni immobili per un valore di oltre 150 mila euro nei confronti di Claudio Mosele, un imprenditore berico operante nel settore calzaturiero.

Le indagini

Le indagini dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di approfondire gli aspetti sottostanti ad un’ipotesi di “frode carosello” in cui è risultato coinvolto il Mosele, già amministratore ed attuale liquidatore di una società di capitali vicentina, la "S & F Distribution", che sarebbe responsabile di avere utilizzato fatture per operazioni economiche ritenute soggettivamente inesistenti, per un valore imponibile di oltre 700 mila di euro, emesse da una ditta individuale mantovana, la Free Shoes, intestata a Dario Zanichelli, rivelatasi, all’esito delle indagini, una mera “cartiera”.

Le Fiamme Gialle hanno accertato come l’imprenditore abbia strumentalmente e consapevolmente interposto il citato soggetto economico virgiliano nella propria filiera commerciale con l’unico obiettivo di costituirsi falsi crediti IVA, altrimenti non spettanti, per un valore di oltre 150 mila euro, scaturenti dall’acquisto simulato di calzature “clarks” sul mercato italiano, importate, invece, direttamente dal mercato comunitario.

Il sequestro

Per tale ragione, la Procura della Repubblica di Vicenza, sulla scorta delle risultanze investigative maturate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha avanzato nei confronti del Mosele un’apposita richiesta di sequestro preventivo in ordine all’ipotesi di reato di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”, riconducibile all’art. 2 del D.Lgs. n. 74/2000.

Il Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Vicenza, ritenendo sussistenti i presupposti legittimanti la predetta proposta, ha emesso il relativo provvedimento di sequestro, che è stato eseguito dai finanzieri attraverso il vincolo di 4 conti correnti bancari ed 1 immobile dell’indagato. L’operazione delle Fiamme Gialle si inserisce nella costante lotta alle forme di evasione fiscale più gravi e lesive per l’Erario ed è stata sviluppata trasversalmente facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, nella prospettiva di assicurare all’erario, attraverso il sequestro preventivo eseguito, l’apprensione a vantaggio della collettività dei beni suscettibili di confisca.

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