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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza profughi, Vicenza dice no ad altri arrivi

Variati polemico: "Non c'è nessun progetto d'integrazione e nessun impegno per trovare effettive soluzioni, solo una mera accoglienza a carico dello Stato, che poi si trasforma in clandestinità"

Con una lettera al prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, martedì mattina il sindaco di Vicenza Achille Variati ha comunicato la risposta negativa dell'amministrazione alla convocazione urgente del Tavolo di coordinamento regionale “Afflusso di cittadini stranieri a seguito di ulteriori sbarchi sulle coste italiane”. Lunedì era stata diffusa la notizia dell'arrivo di altri 500 profughi in Veneto, accolta con dissenso sia da Treviso che da Padova. 

“La riunione è stata convocata per prendere atto che il ministero ha disposto il trasferimento, nelle prossime ore, di 500 migranti in Veneto. - si legge nella lettera firmata dal sindaco Variati - Non posso che manifestare la non condivisione dell’amministrazione da me guidata di una metodologia operativa che, attraverso le Prefetture, alloca sul territorio persone che dopo un tempo ridotto, spesso prima del foto segnalamento della questura, lasciano le strutture in cui sono state inviate, diventando clandestini. Non c’è nessun progetto d’integrazione e nessun impegno per trovare effettive soluzioni, solo una mera accoglienza a carico dello Stato, che poi si trasforma in clandestinità, come i numeri impietosamente dimostrano, con tutte le conseguenze sociali che questo comporta”. “Vicenza non parteciperà all’odierno incontro – conclude il sindaco - manifestando la contrarietà ad alimentare un modus operandi che non affronta i problemi e non tiene conto del crescente disagio sociale che i cittadini provano”.

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