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Cronaca Schio

Emergenza profughi: caos accoglienza, arriva Rete 4

21 su 22 sindaci dell'Ovest Vicentino dicono "no" all'accoglienza. A Schio arrivano le telecamere di Paolo Del Debbio dopo il trasferimento in città dei profughi ospitati a Monte di Malo. A Recoaro l'Hotel Bersagliere finisce in vendita. E' caos nella gestione dei richiedenti asilo

Rappresenta un secco "No" all'accoglienza il documento firmato da 21 su 22 dei sindaci dell'Ovest vicentino, indirizzato al prefetto Prefetto Eugenio Soldà.  I primi cittadini dell'Ulss 5, giovedì, sono arrivati ad una accordo che ora sottoporrano alle loro giunte: l'accoglienza si farà solo alle loro condizioni. Non sono gli unici ad aver mostrato forti perplessità sulla gestione dei richiedenti asilo. 

L'unica voce fuori dal coro è quella del sindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi che non ha sottoscritto il documento. Tra i temi forti del fronte del "no" la mancata partecipazione dei Comuni alla scelta dei luoghi dove ospitare i profughi. I sindaci vogliono essere informati anche quando questi vengono trasferiti in case private, non il giorno stesso ma con una programmazione anticipata.  Altro tema caldo è l'uso delle risorse comunali, il sindaco di Montorso Antonio Tonello,ad esempio, ha più volte spiegato come non intenda spendere per la sistemazione di abitazioni destinate ai migranti. Quei soldi, secondo il sindaco, servono ad aiutare prima i cittadini. 

Situazioni difficili anche a Schio e Recoaro. Nel primo caso, il trasferimento di una decina di richiedenti asilo a Giavenale ha mandato su tutte le furie il sindaco Valter Orsi. Il primo cittadino sarebbe stato messo al corrente della situazione solo a cose fatte. I profughi durante l'estate erano stati ospitati sulla Priabonese, ma le abitazioni utilizzate non sono agibili per l'inverno.  L'episodio si aggiunge ad una situazione già complicata e inevitabilmente legata all'albergo il Bersagliere di Recoaro.  55 migranti da giorni devono trasferirsi nella struttura dopo aver trascorso alcuni mesi nell'ex colonia Città di Schio sulla statale Pasubio. le condizioni igienico sanitarie in cui i profughi vivevano e la loro gestione hanno portato il Partito democratico scledense ha richiedere le dimissioni del sindaco. 

La piazza intanto si divide, da un lato le azioni dimostrative dell'associazione Prima Noi raccolgono sempre più consenso, dall'altro si segnala la nascita dii Altovicentino Accoglie, associazione che punta all'integrazione e al sostegno dei profughi. Ad aggiungere benzina sul fuoco, la precaria situazione del Bersagliere. Nonostante i due roghi appiccati da ignoti nelle scorse settimane, l'albergo è pronto ad essere utilizzato, ma intanto finisce in vendita. Il proprietario lo ha messo sul mercato già da tempo ma la prima vendita, a 750 mila euro,  è andata deserta portando il prezzo ad abbassarsi. A fotografare la complicata situazione penseranno venerdì le telecamere della trasmissione  di Rete 4 "Dalla vostra parte". Il conduttore di Paolo del Debbio dedicherà la puntata di lunedì  a Schio e al sistema dell'accoglienza. 

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