Commemorazione eccidio di Schio: ancora tensioni
Venerdì pomeriggio alle 18.30, Schio Antifascista ha lanciato un presidio in piazza IV Novembre, mentre la Messa è in programma in duomo alle 19
Importante spiegamento di forze dell'ordine in occasione della commemorazione dell'eccidio di Schio, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio 1945 quando alcuni partigiani uccisero nel carcere del paese 54 persone, tra cui 14 donne (la più giovane di 16 anni),
La Messa in menoria delle vittime è stata programmata in duomo alle 19, preceduta dai consueti appelli alla "concordia civica", ma il clima è comunque di tensione.
Se da un lato Schio Antifascista lancia un netto appello, convocando un presidio in piazza IV Novembre alle 18.30
Strumentalizzare i morti per riuscire a fare una parata neofascista: questo fanno il comitato 7 Luglio e i suoi esponenti.
Fuori da ogni cerimonia ufficiale, spalleggiati dalle istituzioni, usano la messa in ricordo dei morti dell'eccidio del 7 Luglio per scendere in piazza. Schio rifiuta queste strumentalizzazioni e rifiuta ogni forma di fascismo, anche quella più nascosta e mascherata.
Alex Cioni, portavoci di Prima Noi Schio, fa notare che
È mai possibile che ogni anno nel giorno dell'anniversario dell'eccidio ( quest'anno anticipato di un giorno), la citta sia costretta ad assistere alla presenza di numerosi uomini delle forze dell'ordine, a strade e parcheggi chiusi con inevitabili disagi per esercenti e clienti, a causa della presenza dei soliti facinorosi sinistrati incapaci di tollerare una messa in memoria delle vittime?
Secondo la Digos, la situazione non dovrebbe degenare, aggiornamenti nelle prossime ore