Coltivatori di maria in franchising: business da 300mila euro, tre arresti
Un laboratorio professionale di 300 metri quadrati per la produzione dello stupefacente è stato trovato martedì dalla polizia. In manette due vicentini e un albanese. Dieci chilogrammi di marijuana sequestrati
"Nella mia carriera non ho mai visto un laboratorio così ben strutturato", ha sottolineato il capo della squadra mobile Davide Corazzini. Il laboratorio, diviso da pareti in cartongesso in tante stanze - ognuna delle quali dedicata a un processo di lavorazione - era infatti dotato di attrezzature dal valore di migliaia di euro. Sistemi di irrigazione e di essiccazione, lampade, concime e diserbante professionale, ventole, climatizzatore e tutto l'occorrente per arrivare al prodotto finito.
Un grande investimento professionale probabilmente fornito da una organizzazione ben più grande del trio che produceva la marijuana. Una produzione stimata sui trenta chilogrammi all'anno, per un valore sul mercato di circa 300mila euro. Solo la quantità sequestrata e già pronta per l'immissione nel mercato valeva circa 100mila euro. Un raccolto appena sfornato dopo la lavorazione iniziata all'inizio dell'anno quando Massignani ha preso in affitto il posto per 500 euro al mese. Un raccolto destinato a crescere, dato che altri 500 bulbi rinvenuti dalla polizia erano in attesa di essere messi in "produzione. Il lavoro della squadra mobile è ora concentrato sull'individuare le piazze di destinazione dello stupefacente e sulla ricerca dei piani alti di una probabile piramide dello spaccio.
