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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bassano del Grappa

C'è posta per te, è cocaina: 4 arresti nel bassanese

Ricevevano cocaina dal Perù via posta: arrestati Gian Paolo Cipriani, di Mason Vicentino, Marianna De Cesero, la compagna, Francesco Azzolin, di Cassola e Massimo Pigatto di Pozzoleone, Vicenza

Si facevano arrivare la cocaina via posta dal Perù: 4 arresti nel bassanese, a Vicenza.

C'è posta per te: è cocaina

arrestati

Nella prima mattinata di oggi, 22 febbraio, il nucleo operativo radiomobile della compagnia carabinieri di Bassano del Grappa ha dato esecuzione a quattro misure cautelari (un’ordinanza di custodia in carcere e tre ordinanze di custodia agli arresti domiciliari) per il reato di acquisto e importazione di cocaina dal Perù in concorso. Gli arrestati sono  Gian Paolo Cipriani, classe 1963, residente a Mason vicentino celibe, nullafacente, con precedenti in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio, destinatario del provvedimento di custodia cautelare in carcere; Marianna De Cesaro, classe 1977, convivente, nubile, cameriera, con precedenti in materia di stupefacenti; Francesco Azzolin, classe 1968, residente a Cassola, località S. Giuseppe, coniugato, giardiniere, con precedenti in materia di stupefacenti; Massimo Pigatto, classe 1977, residente a Pozzoleone (VI), celibe, operaio, con precedenti in materia di stupefacenti. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Bassano del Grappa, dr.ssa Margherita BRUNELLO, su richiesta del P.M. dr.ssa Monica MAZZA, titolare del procedimento penale.

LE INDAGINI

Le indagini sono iniziate nel mese di luglio 2012, quando si è appreso dell’esistenza nel bassanese di una attività di importazione dal Sudamerica di stupefacente del tipo cocaina, attraverso il servizio postale. Un’approfondita verifica delle informazioni raccolte ha consentito si accertare che, effettivamente, dal Perù venivano spedite per posta via aerea lettere contenenti cocaina, per mezzo di un collaudato sistema, indice rivelatore del fatto che l’attività illegale era in corso da tempo. In particolare, tale conclusione è stata dedotta in relazione alle modalità di spedizione, consistenti dell’utilizzo di normali buste da lettera via aerea, nonché per il confezionamento e la quantità di stupefacente in esse contenuto: quantità modica, ma con un alto principio attivo, per permettere il taglio della sostanza e la preparazione di numerose dosi.
Il 18 luglio, presso l’ufficio postale di S.Giuseppe di Cassola, Vicenza, è stato effettuato un primo sequestro di stupefacente. In tale circostanza, è stato intercettato un plico proveniente dal Perù, consistente in una normale busta via aerea (bianca con bordo rosso), al cui interno vi erano cinque grammi di cocaina, suddivisa in piccoli scomparti di cellophane termosaldati, protetti da carta carbone e carta di giornale. La busta era indirizzata a Francesco Azzolin, il quale, per la ricezione della corrispondenza proveniente dal Sudamerica, aveva in comodato una casella presso il suddetto ufficio postale. Il mittente risultava essere una persona inesistente. Dalle analisi qualitative e quantitative effettuate in laboratorio, si è accertato che la cocaina sequestrata, anche se di modica quantità, conteneva una concentrazione di principio attivo molto elevata, che permetteva un ulteriore “taglio” ed il successivo confezionamento di numerose dosi (si è stimato che dai 5 grammi si potevano ricavare almeno 20 dosi di buona qualità). L’attività d’indagine svolta successivamente al sequestro di cocaina destinata a Francesco Azzolin ha permesso l’identificazione di Gian Paolo Cipriani, che si è rivelato essere l’anello di congiunzione tra il Perù e l’Italia per l’importazione dello stupefacente. L'uomo intratteneva rapporti con una persona in Perù, non ancora identificata, organizzando le spedizioni e indicando, tra l’altro, l’indirizzo a cui inviare le missive contenenti la cocaina. In seguito, si è accertata anche la responsabilità di  Marianna De Cesaro, convivente del Cipriani, la quale, oltre ad essere a conoscenza del traffico illecito di droga, vi ha partecipato attivamente, concedendosi in un’occasione anche come destinataria di una busta.

sequestro

Il 31 agosto 2012 ed il successivo 5 settembre, presso l’ufficio postale di Marostica (VI), sono state sequestrate due corrispondenze, provenienti sempre dal Perù, e indirizzate rispettivamente a Gian Paolo Ciriani ed alla compagna. Anche in queste circostanze, i plichi consistevano in normali buste da lettere per posta via aerea, contenenti cocaina della stessa quantità e confezionata in modo identico a quella sequestrata il 18 luglio 2012. Le analisi di laboratorio hanno determinato, anche per questi due casi, la presenza di un alto principio attivo nello stupefacente. Nella mattinata successiva, presso l’ufficio postale di Bassano del Grappa (VI), è stata sequestrata una quarta corrispondenza proveniente dal Perù e fatta inviare da Gian Paolo Cipriani a Massimo Pigatto. Anche in questa circostanza, il plico è risultato identico ai precedenti e le analisi di laboratorio hanno confermato uguale esito. Cipriani è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Vicenza, mentre Marianna De Cesaro, Francesco Azzolin e Massimo Pigatto sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari e a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Bassano del Grappa.

droga

Stupefacente sequestrato nel corso dell’intera indagine: gr.20 di cocaina con principio attivo in percentuale variabile dal 72% al 75%. Tale quantitativo permetterebbe il ricavo di almeno un centinaio di dosi, per un profitto di circa 10.000 euro.

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