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Cronaca Villaggio del Sole / Via Carlo Farini

Carlo Petrini: il calcio senza censure al Festival No Dal Molin

Mercoledì sera al Festival sarà presentato in anteprima il documentario "Carlo Petrini: una vita in due tempi". L'ex giocatore svela scandali e ipocrisie del mondo del pallone, dal doping alle scommesse

Un grande accusatore del sistema-calcio, dal doping di cui egli stesso è stato vittima, al primo scandalo calcioscommesse, che lo vide coinvolto nel 1980.  Carlo Petrini, attaccante classe 1948, passato nella sua carriera dal Genoa al Milan al Torino, ha avuto la carriera stroncata proprio da quello tsunami che per la prima volta ruppe l'immagine del mondo del calcio come un universo pulito e quasi fiabesco. Petrini, negli ultimi 12 anni, si è inventato una seconda vita pubblicando libri che hanno sconvolto il quieto vivere dell'ambiente calcistico: "Nel fango del Dio Pallone", uscito nel 2000, è la sua opera più rappresentativa.

Ora la vita di Carlo Petrini è un documentario, che viene presentato in anteprima mercoledì 7 settembre al Festival No Dal Molin, alle ore 20. Il film si intitola "Carlo Petrini - Una vita in due tempi", ed è girato dal film maker e cronista sportivo vicentino Davide Sannazzaro e da Ivan Compasso, speaker di Radio Sherwood (guarda il trailer). Una lunga intervista, in cui è il volto dell'ex giocatore segnato dalla malattia a parlare, ancor prima delle sue parole senza filtro.

"Carlo Petrini è un ex calciatore degli anni settanta e ottanta che ha dedicato tutta la seconda parte della sua vita a raccontare, senza veli o ipocrisie di sorta, quello che è accaduto e accade nel calcio" spiegano i due autori. "Un mondo che ai più sembra fatato, fatto di eroi da imitare e idolatrare, ma che invece nasconde diversi lati oscuri: doping e scommesse innanzi tutto. L'ex giocatore di Genoa, Milan, Torino e Bologna, ricostruisce con i suoi libri non solo la sua carriera, costellata di continui alti e bassi, ma anche una pagina importante dello sport italiano e del peso culturale che questo continua ad avere nella società civile".

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