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Cronaca Roana / Mezzaselva

Caos profughi, sindaci in rivolta e Zaia furioso

Solo Vicenza e Bassano disposti all'accoglienza, polemiche con il Prefetto alla presentazione del piano. In Altipiano la bomba era finta ma le tensioni vere.

Pochi fondi e nessuna certezza: sono queste le principali perplessità dei sindaci vicentini sul piano di accoglienza profughi, predisposto dal Governo. Ieri mattina, il prefetto Melchiorre Fallica lo ha illustrato ai rappresentanti delle Ulss 6 e 3, mentre oggi è il turno delle unità sanitarie 4 e 5.
L'emergenza Libia diventa anche terremoto politico, quando i comuni leghisti del Veneto si ribellano alle decisioni del governatore Zaia, che in tutta risposta caccia il commissario straordinario della Protezione Civile, Roberto Tonellato. "Basta con la propaganda" ha tuonato il presidente a chi gli rimandava indietro il piano.
Tra le posizioni più dure quella della Provincia, con Attilio Schneck che ha posto un secco "no" all'arrivo dei profughi, ribadito ieri dal suo vice Dino Secco: "Ci sono già abbastanza immigrati". La situazione più critica a Mezzaselva, dove arriveranno 250 africani nell'ex centro elioterapico, (nella foto) salutati preventivamente da una mano ingota con una simbolica bomba finta: "Sarà solo un centro di smistamento" ha assicurato il Prefetto.

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