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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Montecchio Maggiore

La Pedemontana diventa un fiume

Domenica i residenti segnalano un allagamento del tratto in costruzione tra Ghisa e Alte di Montecchio Maggiore

La costruenda Superstrada pedemontana veneta è senza pace. Dopo il clamore della querelle del cantiere di Malo Vallugana un'altra saetta si abbatte sull'opera. Da domenica pomeriggio i residenti della zona tra Alte e Ghisa nel comune di Montecchio Maggiore hannp segnalato con tanto di foto che si è allagato il sedime.

I residenti spiegano che con ogni probabilità dopo le abbondanti piogge delle ultime settimane, la falda, che in zona è molto vicina alla superficie, deve essere riaffiorata, rendendo la sede stradale una sorta di bacino d'acqua. L'effetto visivo è bizzarro: sembra infatti che sotto il ponte scorra un fiume quando invece lí sotto dovrebbe correre un nastro d'asfalto.

Dopo molti ritardi la Spv, queste le speranze della giunta regionale del Veneto, avrebbe dovuto essere inaugurata alla fine del 2018: almeno per un mini tratto da Thiene a Breganze. Ma il vernissage è sempre stato procrastinato, ormai a data da destinarsi. In queste ore, dopo il caso Vallugana, una nuova regola si abbatte sull'opera. Che il governatore leghista del Veneto Luca Zaia avrebbe voluto come fiore all'occhiello per le elezioni europee. 

Tuttavia il proposito si è impantanato in un cantiere che per il Carroccio si sta trasformando in una partita ad alto rischio. Ironia della sorte non molto distante da quel punto la bretella Alte-Ghisa, che costituisce l'ossatura della nuova Spv, alcuni anni fa era giá andata sott'acqua. Gli ambientalisti da anni peraltro ammonivano la Regione sul rischio idrogeologico potenzialmente insito in quella parte del tracciato. 

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