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Cronaca Camisano Vicentino

Camisano, documenti falsi e due ordini di cattura: in manette

Da un controllo sul territorio i carabinieri hanno avvicinato P.R., 23enne albanese, irregolare, al bar "Concordia". Lo straniero ha cercato invano di sfuggire ai controlli opponendo restistenza ai militari

Nel tardo pomeriggio di mercoledì carabinieri hanno arrestato P.R., 23enne albanese, celibe, pregiudicato, irregolare. Il giovane è stato fermato e controllato nell'area antistante il bar “Concordia” di Camisano Vicentino, poco dopo essersi accomodato ad un tavolino in compagnia di altri connazionali.

L’intervento dei militari ha causato l’immediata violenta reazione dell’albanese, che con spinte e pugni indirizzati ai militari operanti ha cercato di evitare di essere identificato. Una volta bloccato ed accompagnato in caserma, l’uomo ha affermato di essere, V.C.C., 30enne, cittadino di nazionalità rumena e a tale scopo ha esibito due documenti di quella nazionalità, apparentemente veri.

Ulteriori accertamenti hanno portato i carabinieri a smascherare il giovane e a scoprirne la vera identità. Era destinatario di un provvedimento di revoca della misura alternativa alla detenzione carceraria della detenzione domiciliare emesso dal tribunale di Bologna, nonché di ben due provvedimenti di cattura emessi rispettivamente dal tribunale di Vicenza, per una condanna del febbraio 2015, pari a 7 mesi e 29 giorni di reclusione, e dal tribunale di Padova, del giugno 2016, dovendo espiare la pena residua di 1 anno e 5 mesi di reclusione.

P.R. è stato quindi arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e possesso di falsi documenti di identità utili ai fini dell’espatrio.

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