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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Caldogno

Caldogno, l'idea del sindaco: tiro al piccione per ridurre i volatili

A Caldogno si pensa a un piano per la riduzione del numero di piccioni che proliferano in città aprendo la caccia ai volatili, l'idea, però, è già stata bocciata in passato

Presto potrebbe essere data la possibilità ai cacciatori del Comune di Caldogno  di sparare ai piccioni presenti in città e nei fondi agricoli. La proposta arriva direttamente dal sindaco Marcello Vezzaro costretto da anni a far fronte ad un invasione di volatili, presenti a centinaio sul territorio di Caldogno. 

La guerra alla proliferazione di colombi e piccioni di fatto è già iniziata: un ordinanza comunale proibisce alla cittadinanza di somministrare alimenti agli animali e impone la protezione di sottotetti, porticati, ruderi,  grondaie privati con dissuasori,  oltre alla rimozione e lo smaltimento del guano già presente.  Il secondo passo, quello dell'abbattimento controllato, ora è allo studio dell'amministrazione ed è in qualche modo previsto dal piano quinquennale della Provincia del 2013.  Tutto deciso? Forse no. Come riportato da il Giornale di Vicenza, a bloccare i cacciatori potrebbe essere il Tar che nel 2005 aveva supportato il ricorso della Lav ad un analoga ordinanza. All'epoca l'associazione vicentina a difesa degli animali aveva obbiettato che prima della decisione di arrivare all'abbattimento dei volatili, non erano stati presi in considerazione altri metodi meno cruenti di contenimento dei piccioni. L'ordinanza sui dissuasori e il continuo aumento della popolazione di volatili, però, potrebbero fungere da leva per l'utilizzo dei fucili. 

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