Caldogno, eredita ma scopre di aver sposato un bigamo
La strana storia di una donna che ha scoperto dopo la morte del marito di averlo condiviso con un'altra donna, non un'amante, ma una seconda moglie. Ora è guerra per l'eredità tra le due famiglie del bigamo
Una moglie in Italia, una in Pakistan ed un'eredità da dividere è quello che ha lasciato un 40enne, operaio orafo specializzato, alla sua morte nel 2012.
Nessuno sapeva della sua bigamia, fino al momento di dividere l'eredità. L'uomo, morto d'infarto mentre tornava da Milano verso il vicentino, era arrivato in Italia dal Pakistan dei primi anni 2000, trovando diversi impieghi. L'uomo in Pakistan aveva una moglie ed un figlio a cui spediva regolarmente dei soldi, ma in Italia nel 2008 aveva incontrato una donna di Cuneo, a cui si era legato con regolare matrimonio, lasciandola all'oscuro della vecchia famiglia.
Dopo la sua morte la donna aveva ereditato una casa, comprata in tempi lontani e mai del tutto sfruttata dal pakistano, in via Curti a Rettorgole. Non interessata al suo utilizzo, la donna avrebbe venduto la casa, ereditata assieme ad un vecchia Ford e ad un conto corrente con poche centinaia di euro. Dopo il doppio funerale, prima in Italia e poi in Pakistan, però, si è mossa anche la prima famiglia dell'operaio, che, giunta a Caldogno, ha trovato nell'appartamento una famiglia marocchina, che aveva regolarmente comprato l'abitazione.
In poco tempo, il doppio matrimonio è stato scoperto ed ora è battaglia legale. Come riportato da Il Giornale di Vicenza, non è chiaro se l'uomo sapesse di aver violato la legge italiana risposandosi, ma nei dieci anni di vita distante dal Pakistan non aveva mai chiuso completamente i ponti con la sua vecchia famiglia, inviando denaro e tornando ogni tanto per salutare i suoi cari, senza essere mai seguito dalla moglie di Cuneo.
