rotate-mobile
Cronaca

Calcio e scaramanzia: cosa non si fa per il Vicenza

Lotito è stato marginalmente coinvolto nell'inchiesta che ha portato all'arresto del presidente del Catania Pulvirenti per avergli suggerito una "maga". Gli investigatori pensavano fosse un linguaggio in codice invece era vero. Sono moltissimi, dai presidenti ai tifosi, a seguire minuziosi rituali

Tanti allenamenti e strategie pianificate per poi affidare l’esito della partita al rito scaramantico. Molti giocatori, presidenti, allenatori, tifosi, insomma il mondo pallonaro intero, è convinto che molto dipenda dalla sorte.

A Vicenza nacque il "cappotto di Ulivieri". Il mister se lo mise quando le cose andavano maluccio e d'improvviso migliorarono. Cappotto che vince non si cambia. E Ulivieri se lo portò dietro anche a Bologna. Alla vigilia di una partita delicatissima in trasferta a Cesena, Ulivieri decise di indossarlo: era il 12 maggio; "Suderò come i miei giocatori - dichiarò il tecnico toscano - che c'è di male?". Andò bene, episodio ripetuto il 26 maggio, trasferta a Palermo, 35 gradi all'ombra... A Napoli e Cagliari però il cappotto non ha funzionato. Così la moda è passata. A Parma Ulivieri si è ricordato di un vecchio regalo di Gazzoni: un giubbotto blu. Ha cominciato a indossarlo: sei vittorie di fila e adesso è l'indumento fisso della domenica. Ma non solo il giubbotto. Ogni sabato Ulivieri va nello stesso negozio e compra una maglietta della salute, un paio di mutande e un paio di calzini blu. Un rito fisso.

 

riti-scaramantici-più-celebri-del-mondo-del-calcio-300x300-2

E’ famoso il caso di Baines, giocatore inglese, che proprio in una partita contro l’Italia, si portò sulla lunetta esterna all’area di rigore e slacciò e riallacciò i lacci delle sue scarpe. Jones, suo compagno, da sempre mette la calza prima al piede destro se gioca in trasferta o al piede sinistro se gioca in casa. Famosissimo è il bacio di Blanc sulla pelata di Bartez, prima delle partite della Nazionale francese. Giocatori hanno dichiarato di averne di stravaganti, come baciare l’anello della fidanzata per 4 volte, baciarsi le braccia, toccarsi le gambe per tre volte consecutive, tagliarsi ciocche di capelli ad ogni partita, sedersi sempre sullo stesso sedile in pullman o in aereo, indossare la biancheria storta, indossare un tanga sempre dello stesso colore, battere la spalla dello stesso compagno per tre volte e così via. Quello più raccapricciante, ma forse dal punto di vista femminile, è sputare sulla schiena di un compagno senza che lui lo sappia.

preghiera-2Secondo la psicologa Elpidia Ponzio di Vicenza i rituali servono per ridurre l’ansia e creare l’illusione di avere tutto sotto controllo. Convincendosi di avere un potere straordinario in mano realizzano nella loro mente una verità mettendo in gioco forze straordinarie, un modo per non eludere il rito, ma rafforzarlo. Finché si riduce ad un tentativo di placare il nervosismo non nuoce sicuramente, conclude la psicologa. Il gesto più diffuso, tra i giocatori, è risultato il segno della croce, quasi a volere ricordare agli angeli e ai santi di concentrarsi per i prossimi 90 minuti. Al limite si penserà che erano impegnati altrove.

sciarpe-2Finché c’è rito c’è speranza. Queste le testimonianze raccolte con un breve giro di telefonate tra amici tifosi biancorossi:
Aprire e chiudere la porta per due volte, alla terza le corna e via alla partita.
Dalla prima vittoria della squadra indossare gli stessi calzini fino alla fine del campionato.
Mangiare le stesse cose prima di ogni partita del Vicenza.
Baciare la moglie tre volte sulla guancia destra, tre sulla sinistra e uno in bocca (Quando la moglie non si trovava in casa il Vicenza ha sempre perso).
Scendere in cantina, far girare una ruota ornamentale ed uscire
Portare la sciarpa con fogge particolari

Molte quindi le scaramanzie per vincere in campo, qualunque esse siano mi raccomando, non scordate alcun passaggio altrimenti saranno guai!

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Calcio e scaramanzia: cosa non si fa per il Vicenza

VicenzaToday è in caricamento