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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca San Vito di Leguzzano

Cacciatori fuori legge, armi non denunciate e un "tesoretto" di specie protette morte

Nell’ambito di numerosi controlli effettuati in materia venatoria, i carabinieri Forestali del Gruppo di Vicenza hanno effettuato, in due distinte operazioni, numerosi sequestri di fucili e carabine, munizioni e avifauna protetta illegalmente detenuta

Nella prima operazione, i carabinieri Forestali di Schio hanno deferito alla Procura della Repubblica di Vicenza, un soggetto residente in località Tretto di Schio dopo aver accertato nel corso di un controllo, il porto di munizioni in assenza di licenza di porto d’armi per uso di caccia, in quanto allo stesso era stata revocata precedentemente.

Nel corso dell’attività di controllo, i militari insospettiti dall’atteggiamento del soggetto, che forniva loro delle risposte confuse, procedevano a perquisizione presso l’abitazione dove venivano rinvenute e poste sotto sequestro 10 armi lunghe di cui: 7 regolarmente denunciate; 2 non denunciate;  1 carabina modificata munita di silenziatore; 1138 munizioni spezzate di vario calibro illegalmente detenute; 30 munizioni a palla per armi a canna liscia e rigata illegalmente detenute, 21 reti da uccellagione, 3 richiami acustici elettromagnetici 

Veniva inoltre sequestrata avifauna viva protetta (4 peppole), fauna e avifauna morta cacciabile (70 esemplari di lepri, pernici rosse, fagiani e colombacci), avifauna morta protetta (39 di specie fringuello e peppola), avifauna morta particolarmente protetta (115 di varie specie tra cui pettirossi, cince, lucherini, codibugnoli, ecc.), numerosi pacchi di carne detenuta in congelatore verosimilmente di ungulati. I militari hanno, inoltre, riscontrato l’omessa custodia delle armi in possesso. I reati contestati, sono detenzione e porto abusivo di armi e di munizioni, alterazione di arma e violazione delle disposizioni in materia venatoria previste dalla Legge 157/92.

In un’altra operazione in località Grumello e Nogareo nel Comune di San Vito di Leguzzano gli stessi militari della stazione carabinieri Forestale di Schio, supportati da militari della Stazione Carabinieri Forestali di Asiago, accertavano, nel corso di un controllo, l’abbattimento di specie protette e particolarmente protette da parte di un cacciatore di San Vito di Leguzzano. Vista lo stato di flagranza di reato, i militari procedevano a perquisizione dell’abitazione e pertinenze del soggetto, riscontrando la presenza attiva di rete per uccellagione, con 39 richiami vivi di specie particolarmente protette e altre due reti atte alla cattura dell’avifauna. I militari pertanto procedevano al sequestro di: 8 armi lunghe regolarmente denunciate; 1 canna sovrapposta cal. 12 non denunciata; 500 munizioni spezzate di vario calibro, 1 munizione a palla per armi a canna liscia illegalmente detenuta, avifauna viva protetta (n° 39 tra lucherini, pettirossi e passere scopaiole), avifauna morta tra cacciabile, protetta e particolarmente protetta 800 uccelli morti di varie specie per la maggior parte particolarmente protette tra cui pettirossi, cince, lucherini, picchi e falchi, ecc; 14 reti da uccellagione, 1 richiamo acustico elettromagnetico, e farmaci dopanti utilizzati per migliorare le prestazioni canore degli uccelli Anche in questo caso è stata riscontrata l’omessa custodia delle armi. 

Particolarmente intensi sono gli sforzi profusi dai carabinieri Forestali al fine di garantire il rispetto della normativa in ambito venatorio. Questi controlli possono avere una funzione a volte repressiva, come extrema ratio, quando non è previsto diversamente. Nella maggior parte dei casi però, i controlli rientrano in un più ampio contesto preventivo, finalizzato alla protezione degli uccelli - cacciabili e non cacciabili – ma sopprattutto al fine garantire la sicurezza dei cittadini e dei cacciatori stessi. 

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