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Cronaca Caldogno

Buon compleanno, Roberto Baggio!

Le leggende non hanno età: chiunque abbia avuto l'onore di tifare per Roberto Baggio con addosso la maglia della propria squadra del cuore lo ricorderà così (per tutti gli altri c'è la Nazionale) ma, al di là del mito, gli anni passano: sono 49

Tanti auguri Roby! Qui nel Vicentino lo chiamiamo così, non "divin codino" nè "Raffaello" e, se non è partito alla volta dell'Argentina per le sue amate battute di caccia, forse qualcuno potrebbe avere la fortuna di dirgli buon compleanno di persona. Perchè quando non è impegnato a consegnare premi a San Suu Kyi, accompagnare all'Expo Ban Ky-Moon o a immergersi tra folle di fans dagli occhi a mandorla in delirio, lo si può incontrare nell'hinterland, magari a ordinare una torta per il compleanno di uno dei suoi nipotini. 

49 anni fa nasceva Roberto Baggio, sesto di otto figli, e, non appena imparato a camminare, era già lì che tirava calci a un pallone grande quasi quanto lui nel cortile della sua casa a Caldogno, dove all'epoca, davvero, era (quasi) tutta campagna. Pochi anni dopo è già in forza alla squadra del paese ma il Lanerossi Vicenza non ci mette molto ad accorgersi che "il ragazzo si farà" e gli mette addosso la maglia biancorossa a 13 anni. 110 gol in 120 presenze, centinaia di spettatori per vederlo nelle giovanili, Bruno Giorgi lo fa esordire in C1 il 5 giugno dell''83. Tempo un paio di stagioni, il Vicenza è già in B (nella stagione 84-85 12 gol in 29 presenze e tante magie che portano alla promozione) ma Baggio è già con la valigia in mano, destinazione Firenze. In viola ci arriva con le stampelle, ma i tifosi sono già innamorati e lo aspettano: verranno ricambiati. Il resto è Storia del Calcio

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