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Cronaca

Bomba day a Vicenza: tutte le informazioni per l'evacuazione

Variati, “L'evacuazione è un obbligo perché un'eventuale esplosione provocherebbe un terremoto” Gazebo informativi nei mercati rionali e davanti alle chiese

Entra nel vivo l'operazione bomba day. Venerdì il sindaco di Vicenza Achille Variati, commissario delegato al coordinamento del piano di evacuazione delle 27 mila persone coinvolte, ha presentato le prescrizioni e i servizi dettagliati nei materiali infornativi che da domani saranno distribuiti nei quartieri interessati. 

TUTTE LE INFORMAZIONI SUL BOMBA DAY

Al suo fianco, assieme al commissario vicario e assessore alla protezione civile Dario Rotondi e al delegato all'attuazione delle procedure e dirigente della protezione civile comunale Diego Galiazzo, c'erano anche il sindaco di Costabissara Maria Cristina Franco e l'assessore di Caldogno Riccardo Zattra, a sottolineare la complessità dell'operazione e soprattutto la necessità che tutti i residenti nei tre Comuni all'interno del raggio di evacuazione di 2 chilometri e mezzo dall'ordigno stabilito dalle autorità militari collaborino con grande senso di responsabilità, lasciando le proprie case secondo le modalità indicate dall'organizzazione. 

“L’evacuazione non è un invito, ma un ordine – ha premesso il sindaco Variati – emanato per garantire l'incolumità delle persone in caso, remoto ma non escludibile a priori, di scoppio dell'ordigno durante il disinnesco. Se quella bomba, realizzata e sganciata sulla città dagli angloamericani per distruggere un intero quartiere, dovesse scoppiare, 1800 chilogrammi di esplosivo provocherebbero un'esplosione dieci volte più grande di quella che ha causato la strage di Capaci. Sarebbe come trovarsi vicino all'epicentro di un terremoto di una violenza tale da lesionare gravemente o, addirittura, far collassare, gli edifici, con importanti ripercussioni in tutta l'area segnalata. Questo è lo scenario che ci è stato prospettato dagli esperti nel caso il disinnesco non andasse a buon fine. Ed è a fronte di ciò che chiediamo a tutti i cittadini di prendere molto seriamente l'obbligo di allontanarsi da casa secondo le modalità indicate nel pieghevole che da domani distribuiremo nei mercati rionali e davanti alle chiese dei quartieri coinvolti e spediremo alle famiglie e alle attività della zona, andando anche ad incontrare in un'assemblea pubblica chi risiede all'interno dei 500 metri di raggio, in via Sant'Antonino e in via Cresolella, perché in quell’area dovranno essere prese precauzioni aggiuntive. Non bisogna assolutamente sottovalutare il pericolo”. 

“Da parte nostra – ha aggiunto il sindaco - stiamo facendo di tutto per agevolare l'evacuazione, in particolare di chi ha delle difficoltà. In questi giorni stiamo contattando uno a uno i casi di fragilità noti ai servizi sociali del Comune e all'Ulss, ma persone non autosufficienti o malati gravi che necessitano di assistenza devono esserci assolutamente segnalati al più presto attraverso il numero verde gratuito 800-127812. A questo proposito preciso che nessun nostro operatore si sta recando nelle case delle persone da evacuare, ma che i nostri contatti sono soltanto telefonici e si possono verificare richiamando il numero verde gratuito che è disposizione di tutti i cittadini per avere informazioni”. 
“Anche chi intende trascorrere la giornata nei 18 centri di accoglienza che allestiremo in città – ha ricordato Variati - deve mettersi in contatto con noi entro il 18 aprile tramite il numero verde gratuito per permetterci di organizzare al meglio trasporti, pasti e animazione. Dalle 7 alle 8.30 del 25 aprile ci sarà infatti un servizio di trasporto gratuito ai centri di accoglienza. Basterà aspettare alla fermata più vicina a casa o recarsi nei punti di raccolta segnalati nel pieghevole”. 
Anche i Comuni di Caldogno (3500 evacuati) e Costabissara (750 evacuati) nei prossimi giorni informeranno i propri cittadini attraverso la distribuzione del pieghevole e l'organizzazione di assemblee pubbliche e allestiranno centri di accoglienza. 

Il programma 
Il pieghevole, pubblicato da oggi nella sezione speciale del sito www.comune.vicenza.it insieme a tutte le informazioni utili sull'operazione, riporta quindi nel dettaglio orari e programma del bomba day. 
Alle 7 di venerdì 25 aprile le sirene dei mezzi di soccorso suoneranno per ricordare alla cittadinanza di abbandonare l'area interessata. Dalle 7.30 sarà vietato l'ingresso nell'area di evacuazione da dove, da quell'ora, si potrà soltanto uscire. Tutti i cittadini dovranno essere fuori dall'area da evacuare entro le 8.30. Chi non dovesse ottemperare all'ordine rischia la denuncia per violazione dell'articolo 650 del codice penale. Per ragioni di sicurezza nessun veicolo dovrà restare parcheggiato lungo le strade dell'area interdetta. 
Dalle 8.30 centinaia di uomini delle forze dell'ordine chiamati al controllo del territorio verificheranno quindi che la zona sia stata effettivamente evacuata perché si possa dare il via, alle 9, all'operazione di disinnesco che dovrebbe durate circa 7 ore, salvo imprevisti. 
Al termine delle operazioni il via libera al rientro nelle abitazioni sarà segnalato dal suono delle sirene, comunicato ai posti di blocco e nei centri di accoglienza, sul sito internet www.comune.vicenza.it e sui profili facebook e twitter Città di Vicenza, attraverso i mezzi di comunicazione radio e tv, e tramite SMS a tutti coloro che si saranno iscritti al servizio (per Vicenza e Costabissara basta inviare un messaggio al 366 7774909 con nome, cognome, indirizzo, città; per Caldogno iscriversi al servizio SMS ALERT sul sito del Comune). Fino alle 22 del 25 aprile, inoltre, il numero verde 800-127812 resterà in funzione per dare informazioni aggiornate. 
Queste stesse modalità saranno utilizzate per dare disposizioni alla cittadinanza in caso di sospensione dell'operazione per motivi tecnici e per fallimento dell'intervento a causa dell'esplosione dell'ordigno. 

I comportamenti 
Il pieghevole illustra nel dettaglio cosa fare prima di uscire di casa, ricordando che chi abita nel raggio di 500 metri (si tratta di una sessantina di famiglie a cui sarà anche interrotta la fornitura si luce, acqua e gas) dovrà obbligatoriamente provvedere alla nastratura dei vetri o lasciare aperte le finestre, procedura consigliata tra i 500 e i 2500 metri. 
In particolare, vanno tolte le fioriere da balconi e terrazze, va controllata la chiusura di congelatori, frigoriferi, rubinetti del gas. Viene inoltre consigliato di staccare la spina degli elettrodomestici (esclusi quelli che devono restare in tensione tra i 500 e i 2500 metri). Quando si rientra a casa prima di accedere le luci si deve verificare l'assenza di odore di gas e testare il corretto funzionamento delle fiammelle. Idem per la corrente elettrica. 
Chi ha un'attività commerciale deve mettere in sicurezza gli impianti, effettuare un back-up di sicurezza dei dati, assicurare il mantenimento della catena del freddo. E' inoltre consigliato di nastrare le vetrine. 

Gazebo 
Volontari della protezione civile da domani sabato 5 aprile distribuiranno pieghevoli e daranno informazioni nei mercati rionali e davanti alle chiese dalle 9 alle 12,30. 
Questo il calendario settimanale: mercoledì mercato di San Bortolo (via Goldoni); venerdì mercato rionale di Laghetto (via dei Laghi); sabato mercato del Villaggio del Sole (via Granatieri di Sardegna); domenica chiese di San Paolo, San Carlo, Polegge, Maddalene, Cuore Immacolato di Maria, Santa Maria Ausiliatrice, San Giovanni Battista a Caldogno. Giovedì 17 aprile un gazebo sarà allestito anche al mercato centrale di piazza dei Signori. 

Stranieri 
Nei prossimi giorni saranno affissi anche manifesti riportanti l'avviso di evacuazione e distribuiti anche alle comunità di stranieri fogli informativi in inglese, francese, spagnolo, tedesco, serbo, arabo, russo e cinese. 

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